Borgo San Lorenzo: il 30 dicembre la commemorazione delle vittime del bombardamento del 1943

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 dicembre 2002 09:36
Borgo San Lorenzo: il 30 dicembre la commemorazione delle vittime del bombardamento del 1943

Ancora oggi sono in gran parte i civili a pagare con la vita od orrende mutilazioni e traumi i costi delle guerre. Quest'anno la giunta comunale ha ritenuto di far precedere la deposizione delle corone e la celebrazione della S. Messa, da una seduta del Consiglio comunale al fine di richiamare con forza le nostre coscienze e tutta la comunità ad un impegno per la pace e la solidarietà internazionale verso tutte le vittime dei conflitti, delle guerre e delle ingiustizie sociali.
Il programma:
ore 16, seduta del Consiglio comunale
17,30, concentramento davanti alla sede municipale e partenza per la deposizione di una corona di alloro al monumento alle Vittime civili di tutte le guerre, in piazza del Poggio
18, Pieve di San Lorenzo, celebrazione della S.

Messa.
"Non dobbiamo imbalsamare la memoria. Dobbiamo far vivere i ricordi, perché i giovani possano capire, ripensare alla storia passata ed evitare che quel che è accaduto possa ripetersi". Sono le parole del sindaco di Firenze e presidente dell'Anci Leonardo Domenici, che ieri è intervenuto alla commemorazione dei fratelli Cervi, trucidati 51 anni fa. La cerimonia si è svolta a Gattatico, in provincia di Reggio Emilia, nel museo dedicato ai sette fratelli uccisi dai nazifascisti. "Il rischio oggi è quello di trasmettere un messaggio convenzionale - ha detto Domenici - E' invece necessario far sentire il valore della memoria, è necessario organizzare delle iniziative che vedano le giovani generazioni protagoniste di questi ricordi.

Soprattutto di questi tempi, in cui si cerca di rimettere in discussione i fatti accaduti, ponendo tutti sullo stesso piano. Ma attenzione, questo non è possibile: a tutti va il rispetto per i morti, ma c'era chi stava dalla parte giusta e chi da quella sbagliata". Il sindaco ha anche ricordato l'esperienza vissuta a Firenze con il Social Forum Europeo: "Le migliaia di ragazzi che hanno partecipato al Forum ci hanno ricordato che è sempre possibile impegnarsi per cambiare il mondo e ci hanno 'costretto' a misurarsi con i grandi temi del nostro tempo.

Per loro dobbiamo impegnarci, per loro dobbiamo far vivere la nostra memoria."

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