Al via il mese dei tartufi: la raccolta fa ben sperare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 ottobre 2002 16:03
Al via il mese dei tartufi: la raccolta fa ben sperare

FIRENZE- A differenza di molte altre produzioni, per i tartufi toscani il clima dei mesi scorsi è stato più che favorevole. La raccolta 2002 si annuncia come una delle migliori degli ultimi anni, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, con positive ricadute anche sui prezzi al consumo. E di tutto questo si potrà avere una conferma diretta nelle mostre mercato e nelle sagre dedicate al tartufo nel prossimo novembre, ovvero nel mese tradizionalmente dedicato a questo prodotto così importante per l'enogastronomia toscana.

E' quanto è emerso nella conferenza stampa che si è tenuta oggi a Palazzo Bastogi per presentare le manifestazioni che si terranno nel mese di novembre. "Manifestazioni - ha spiegato l'assessore alla comunicazione Chiara Boni - che sempre più si qualificano come momenti di valorizzazione di importanti territori della Toscana, occasioni per conoscere città d'arte, tradizioni culturali, particolari civiltà gastronomiche. Tutto questo nel segno di quella qualità che per la Toscana è anche un preciso stile di vita".
L'impegno della Regione Toscana per il tartufo è invece sottolineato dall'assessore all'agricoltura Tito Barbini: "Un impegno - spiega l'assessore - che riguarda una realtà costituita da quasi 3.500 raccoglitori, 9 associazioni riconosciute di tartufai, sei distinte zone geografiche di provenienza, un valore complessivo della raccolta che si può stimare tra i 10 e i 12 milioni di euro ogni anno.

E' questa realtà che abbiamo deciso di salvaguardare, garantendo agli operatori del settore un'attenta tutela ambientale, iniziative di miglioramento delle tartufaie, semplificazione burocratica, progetti mirati di promozione ed informazione".
La stagione 2002. La Toscana, ricordiamo, è una regione che occupa un posto estremamente importante nella geografia del tartufo italiano. Il suo territorio risulta molto produttivo nei confronti del tartufo bianco e di altri tartufi di rilevante pregio gastronomico ed alimentare, che possono essere annoverati a buon diritto fra i prodotti tipici della nostra regione.

Quest'anno, la raccolta del tartufo bianco pregiato, iniziata il 10 settembre così come previsto dalla legge, sta beneficiando di un amdamento climatico favorevole. Si protrarrà, come da calendario, fino al 31 dicembre. Le previsioni sono di una raccolta quantitativamente e qualitativamente migliore rispetto al 2001, con positivi effetti sui prezzi, in flessione rispetto alle elevate quotazioni raggiunte l'anno scorso a causa della scarsa disponibilità del prodotto. Il 2002 è da ricordare anche per le numerose iniziative legate alla tartuficoltura.

Pensiamo al convegno di San Miniato che ha affrontato le problematiche connesse alla revisione della legge quadro nazionale e alla definizione di un nuovo regime fiscale che consenta una effettiva rintracciabilità del prodotto; oppure alle manifestazioni di Sestino - dove si è discusso dei rapporti tra ambiente e prodotti tipici e della necessità di promuovere tutte le varietà di tartufo che il territorio toscano offre nel corso dell'anno - e di Arezzo - dove si sono affrontate le questioni relative alla tutela delle aree tartufigene e alla valorizzazione delle varie specie.
Da segnalare anche che quest'anno l'amministrazione regionale ha assegnato alle amministrazioni provinciali e all'Arsia oltre 170 mila euro - provenienti dai versamenti effettuati dai tartufai toscani - che consentiranno di promuovere vari interventi di tutela e promozione.
Le manifestazioni di novembre.

Anche quest’anno, tra ottobre e novembre, si terranno nella nostra regione mostre mercato nelle quali, oltre a poter acquistare il tartufo bianco, tipico di questo periodo, gli appassionati potranno degustarlo in preparazioni tipiche della tradizione gastronomica regionale. Tavole rotonde, dibattiti e convegni affronteranno gli aspetti, altrettanto rilevanti di quelli commerciali, legati alla salvaguardia di questo pregiato prodotto ed alla tutela degli ambienti che lo producono. In molti casi a quelle relative al tartufo si affiancheranno iniziative culturali e promozionali relative ad altre produzioni tradizionali tipiche del territorio toscano.

Si è cominciato in ottobre in provincia di Pisa con le manifestazioni di Corazzano e di Balconevisi ed in provincia di Firenze, a Montaione, con la Sagra della Castagna e del Tartufo. Nel mese di novembre seguiranno i tradizionali appuntamenti con il tartufo bianco ed i prodotti enogastronomici della Val di Cecina a Volterra (2-3 novembre) e con il tartufo bianco delle Colline Sanminiatesi a San Miniato (9-10, 16-17 e 23-24 novembre). In provincia di Siena San Giovanni d’Asso sarà sede della Mostra mercato del tartufo bianco delle Crete senesi (9-10 e 16-17 novembre).

Per la provincia di Firenze gli appuntamenti sono fissati per il terzo fine settimana di novembre a Borgo S. Lorenzo con la Mostra mercato del tartufo bianco del Mugello ed a Montespertoli con la Sagra Pane Olio e Tartufo.
Per gli amanti del tartufo marzuolo gli appuntamenti sono per l’anno prossimo a Grosseto nell’ultimo fine settimana di febbraio, a Certaldo (Firenze) nella seconda metà di marzo ed a Pomarance (Pisa) nell’ultima settimana di marzo.
A settembre il tartufo scorzone, tipico di molti boschi della nostra regione, sarà al centro di due manifestazioni: ad Arezzo la prima domenica di settembre ed a Bibbiena (Arezzo) il terzo fine settimana sempre di settembre.

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