Siena: da ieri in Santa Maria della Scala una mostra fotografica di Robert Capa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 2002 11:25
Siena: da ieri in Santa Maria della Scala una mostra fotografica di Robert Capa

Ultima tappa del tour italiano della grande mostra antologica “Robert Capa, fotografie”, unica retrospettiva rappresentativa dell’opera completa del lavoro di uno dei più grandi fotografi di questo secolo. Realizzata da Aperture Foundation di New York ed itinerata in esclusiva per l’Italia dalla Fratelli Alinari di Firenze, la mostra è visitabile a Siena da ieri sino al 12 Gennaio 2003.
Ospita la manifestazione lo spazio espositivo del Santa Maria della Scala (Sala Leopoldo e San Giuseppe) che conferma l’appuntamento annuale con la grande fotografia e la collaborazione avviata con Alinari.
L’esposizione presenta 172 fotografie in bianco e nero, scelte da una selezione operata tra centinaia di immagini, la maggior parte inedite, del “grande fotografo di guerra”.

Costruita secondo un preciso itinerario di allestimento, segue i capitoli del volume che l’accompagna realizzato da Cornell Capa (fratello di Robert) e da Richard Welan, edito da Alinari.
Nonostante la notorietà dei suoi servizi fotografici estremamente incisivi e toccanti che hanno illustrato cinque conflitti, le immagini di Capa presentate in questa mostra non sono solo quelle crude della guerra. Fra le tante esposte molte documentano con entusiasmo e perspicacia le gioie del tempo di pace, fotografie che nelle circostanze più gravose raccontano il coraggio, la determinazione e la tenacia di uomini e donne comuni.

Proprio insistendo sulla sensibilità e sui particolari dei volti e dei gesti dei soggetti fotografati, Capa riesce a coinvolgere lo spettatore al punto di farlo sentire presente sullo scenario. Sono immagini emozionanti, forti e profondamente sentite. Tredici sezioni, di cui una parte intitolati alle nazioni europee e extraeuropee (Francia, Spagna, Cina, Messico, Italia, Germania, Europa Orientale, Israele, Europa Occidentale) nelle quali Capa si trovò a documentare cortei e adunate, manifestazioni e atrocità belliche.

A questi aspetti seguono altre situazioni, come i mirabili ritratti “stravaganti” della vita parigina negli anni Trenta e Cinquanta.
Un capitolo in particolare è dedicato agli amici: Ernest Hemingway, John Steinbeck, Irvin Shaw. L’editorialista Art Buchwald, lo sceneggiatore Peter Viertel, il regista John Huston e ancora Pablo Picasso e Françoise Gilot. Capa con la sua personalità, il suo carattere esuberante e la sua spensierata vivacità era circondato da tanti amici, una cerchia che si estendeva poi alla grande famiglia dei fotografi di Magnum di cui fungeva da presidente tra la fine degli anni quaranta e i primi anni cinquanta a Parigi.
“ Per me, Capa indossava l’abito di luce di un grande torero, ma non uccideva; da bravo giocatore, combatteva generosamente per se stesso e per gli altri in un turbine.

La sorte ha voluto che fosse colpito all’apice della sua gloria”. Con queste parole Henri Cartier-Bresson ha definito l’arco della breve esistenza terrena di Capa.
La mostra si apre con la fotografia del 1939 che ritrae una donna col suo cane che corre per fuggire ai bombardamenti aerei, e si chiude con l’ultimo scatto di Capa prima di morire per aver calpestato una mina sulla strada di Namdinh a Thaibinh in Indocina il 25 maggio 1954.
Il catalogo della mostra è edito da Alinari.

(formato album 29x21,190 pag. 160 foto) Prezzo in mostra €. 40,00
Orario: fino al 5 novembre dalle 10,00 alle 18,00 (continuato).
dal 6 novembre al 23 dicembre dalle 10,00 alle 16,30
dal 24 dicembre torna l’orario continuato dalle 10,00 alle 18,00
Biglietto: intero € 4.00 ridotto € 3,00
Informazioni e prenotazioni sede mostra Tel. 0577 224811.

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