Duplice delitto di Prato: "Assassini pentitevi"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 settembre 2002 15:43
Duplice delitto di Prato:

FIRENZE- «Pentitevi e confessate» è l'appello del vescovo di Prato, Gastone Simoni, rivolto, ieri durante la messa in cattedrale, agli assassini di Marco Mignani e Gionata Montauti, i due senza tetto uccisi venerdì a sprangate. La messa in ricordo dei due e per ribadire la solidarietà della chiesa ai senza fissa dimora, è stata celebrata a un'ora insolita, alle 7,30 proprio per andare incontro alle esigenze di chi dorme in strada. Il vescovo ha accusato la città: «A Prato ci sono tante persone che avrebbero i mezzi per mantenere chissà quante famiglie e non lo fanno».
Angelo Passaleva, vice presidente della Toscana con delega alle politiche sociali, venerdì si recherà a Prato, seconda città della regione, in visita alle strutture di solidarietà che operano sul territorio.

Arriverà intorno alle 9 e si recherà prima nella sede della Caritas diocesana e dell’associazione “Giorgio La Pira” e poi, alle 10, in palazzo comunale. Lo ha annunciato da Bruxelles, dove si trova in questi giorni per definire gli ultimi dettagli di un’iniziativa sulla povertà che si svolgerà a Firenze il 24 e 25 ottobre e che vedrà protagonista la Toscana, capofila insieme alla Regione di Bruxelles Capitale di una rete europea per rendere concrete ed operative azioni comuni trasversali e transregionali.
“Comunque siano andate le cose, - ha commentato Passaleva, riferendosi al delitto di Prato di venerdì scorso – le due persone uccise sono l’immagine in carne e ossa del crocefisso più autentico, quello che ciascuno di noi, in particolare chi è impegnato in politica, dovrebbe saper appendere su muri troppo spesso scoloriti e freddi”.

“Questa visita – ha aggiunto - vuole essere un segnale di attenzione anche per verificare cosa le istituzioni e la società civile possono fare in più davanti alle sfide dell’emarginazione”. L’iniziativa fiorentina del 24 e 25 ottobre -“Luoghi e voci delle povertà” - servirà a verificare l’iter di un progetto che è stato presentato nei mesi scorsi all’Unione Europea. Domani Passaleva concluderà sempre a Bruxelles un colloquio europeo sul rapporto fra religione e laicità.

“Proprio perché personalmente credo nel Cristo crocefisso e risorto ma credo anche nei valori della laicità e del rispetto reciproco – ha commentato anticipando parte del suo intervento, riferendosi anche alle polemiche nazionali dei giorni sulle reintroduzione del crocefisso nelle scuole, - sono convinto che non ha senso appellarsi a un crocefisso se questo rimane un pezzo di legno e, magari, ignorare o disprezzare le tante persone disperate e crocefisse nella storia ieri e oggi”.

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