Approfondire i saggi archeologici ed eventualmente modificare, soltanto nella parte seminterrata, il progetto della Loggia di Isozaki. E' questo l'esito della riunione che si è svolta ieri mattina a Palazzo Vecchio e che ha visto la partecipazione degli assessori all'urbanistica e alla cultura Gianni Biagi e Simone Siliani, del sovrintendente al polo museale fiorentino Antonio Paolucci, quello regionale Mario Lolli Ghetti, il sovrintendente ai beni ambientali e architettonici Domenico Valentino e quello ai beni archeologici Angelo Bottini.
Era presente anche un rappresentante italiano dello studio Isozaki. L'incontro è stato utile per fare il punto della situazione dopo il ritrovamento dei reperti archeologici nell'area dove dovrebbe sorgere la nuova uscita degli Uffizi. Gli scavi attualmente in corso hanno infatti portato alla luce quello che viene identificato come un probabile pezzo della prima cerchia delle mura. Si tratta di un elemento importante dal punto di vista della documentazione del passato di Firenze, una sorta di matrice della città medievale.
Diventa a questo punto necessario approfondire i saggi archeologici sia spostando la recinzione del cantiere sia facendo altri saggi in piazza Castellani nei prossimi 20/30 giorni. L'importanza del ritrovamento comporta comunque l'esigenza di un ripensamento della parte seminterrata del progetto dell'uscita di Isozaki e lo spostamento dei pilastri portanti della copertura della loggia. Sarà un arricchimento dal punto di vista della qualità dell'intervento perché attraverso queste modifiche del progetto i reperti archeologici saranno inseriti all'interno del percorso museale dei Nuovi Uffizi.
Per capire le caratteristiche e le dimensioni delle modifiche da apportare al progetto, tuttavia, è necessario attendere la conclusione dei saggi.
