Dialogo tra il cardinale Antonelli e i No global

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 agosto 2002 15:48
Dialogo tra il cardinale Antonelli e i No global

Il sondaggio on line del periodico Toscana Oggi conferma una larga maggioranza di favorevoli allo svolgimento dell'incontro (oltre il 76 %).
"Parroci e associazioni non sono contrari al Social Forum in sé -spiega Michele Brancale sulla Nazione- semmai sono favorevoli con prudenza. Richieste di ospitalità? Non ne sono arrivate ufficialmente".
"Un'ora di faccia a faccia tra il vescovo Ennio Antonelli e il responsabile della pastorale sociale don Giovanni Momigli da una parte e la rappresentanza del Social forum dall'altra -racconta la cronaca di Firenze della Repubblica- La Chiesa è attenta alla globalizzazione ma non partecipa al vertice di novembre, che si presenta come un incontro di natura propriamente politica, è la linea che la diocesi affida ad una nota scritta ancora prima dell'incontro.

Volevamo che ci fosse un dialogo e questo dialogo si è aperto, annunciano i noglobal dai locali di via de' Pucci offerti dalla Curia. Senza contare che le parrocchie sono state lasciate libere di ospitare i partecipanti, aggiungono pure".
''Esprimiamo apprezzamento per l'equilibrio dimostrato dalla Curia fiorentina nell'approccio alla spinosa vicenda del prossimo Social Forum''. E' quanto dicono i consiglieri comunali di Forza Italia Graziano Grazzini e Francesco Leoni. A loro, con un analogo giudizio, si unisce anche l'europarlamentare azzurro Paolo Bartolozzi.

''Il confronto e l'attenzione per i temi della globalizzazione - spiegano i tre esponenti di Forza Italia - non ne comportano la partecipazione e, ancora una volta, viene ribadita la distinzione dei ruoli: 'L'azione politica e le proposte operative spettano ai laici secondo le loro responsabilità'''. ''Anche sul tema dell'accoglienza ai partecipanti - continuano Grazzini, Leoni e Bartolozzi - la Curia usa parole chiare e ragionevoli: 'La diocesi non assume compiti di ospitalità, il che non esclude che ci possano essere forme di accoglienza privata'.

Il tutto in un quadro di rispetto garantito alla città ed ai suoi beni artistici, ai cittadini e alle loro attività''. ''Il doveroso rispetto per l'interlocutore - concludono - e una più attenta lettura delle posizioni, eviterebbero forzature interpretative che puntualmente emergono da una parte e dall'altra in una vicenda che viceversa riguarda esclusivamente il dibattito politico-amministrativo''.
"Le osservazioni di alcuni esponenti del centrodestra che stigmatizzano il comportamento della Curia in merito alla manifestazione dei non Global in città sono incomprensibili, nonché inopportune".

E' quanto dice il capogruppo del Udc in Consiglio Comunale, Federico Tondi. Oltre ad apprezzare l'iniziativa dell'Arcivescovo Ennio Antonelli, "volta ad aprire un dialogo con chi accetta un legittimo confronto sul tema della globalizzazione rigettando la violenza", Tondi sottolinea come "sia inopportuno trascinare la Curia fiorentina nel dibattito politico". "Nelle parole di monsignor Antonelli non ho avvertito - prosegue il capogruppo dell'Udc - alcun avallo o condanna alla manifestazione. Molto più semplicemente mi è sembrato di cogliere un autorevole richiamo su uno dei 'temi' che più hanno animato la discussione negli ultimi mesi: ossia che l'incontro di novembre si svolga in un clima costruttivo, senza violenza e senza problemi per la città".

Infine Tondi sottolinea come l'Udc "è stato il primo partito del centrodestra ad accettare un confronto sereno con chi intende affrontare i temi della globalizzazione senza una pregiudiziale ideologica e nel rispetto della storia e della cultura di Firenze e, quindi, dei suoi monumenti e della sua integrità. Per questo ringraziamo l'arcivescovo di Firenze e la Curia fiorentina per il prezioso ruolo che anche i cristiani, nel suo complesso e nella libertà lasciata ai laici, potranno esercitare nella preparazione e nello svolgimento di questo evento".

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