Rifiuti, la Toscana lancia l'allarme
Franci: "Un tavolo con il governo per l'Alta Velocità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 luglio 2002 19:55
Rifiuti, la Toscana lancia l'allarme<BR>Franci:

FIRENZE- "Attenzione, è una deregulation selvaggia, che rischia di destabilizzare il sistema di gestione dei rifiuti, con un aumento del cosiddetto turismo dei rifiuti tra le regioni". E' questo l'allarme lanciato oggi dall'assessore all'ambiente della Regione Toscana, Tommaso Franci, commentando l'approvazione da parte del Parlamento di una norma proposat dal governo che modifica il Decreto Ronchi, riclassificando da rifiuto urbano a rifiuto speciale il Cdr, ovvero il combustibile prodotto dai rifiuti.

"Una novità di grande rilievo, che può avere gravissime ripercussioni - spiega Franci - In questo modo, infatti, si sottrae il Cdr alla pianificazione provinciale dei rifiuti urbani e al divieto di circolazione tra regioni di questi ultimi. Rischiamo di essere invasi dal Cdr, cioè dai rifiuti urbani di altre regioni, in violazione di principi fondamentali quali la prossimità e l'autosufficienza. Da parte nostra, siamo nettamente contrari ad una novità che rischia di incrementare l'esportazione dei rifiuti.

Ci opporremo nei fatti, con la coerenza e con il rigore, gestendo i nostri rifiuti a casa nostra con le opportune intese con le amministrazioni provinciali e i gestori. In questo momento infatti è necessario assumersi tutta la responsabilità per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti prodotti da noi, per difendersi in modo più efficace dagli eventuali rifiuti provenienti da altre regioni".
L'apertura di un tavolo di trattative con il governo, in grado di dare adeguate risposte alle accertate carenze della valutazione di impatto ambientale dei lavori dell'Alta Velocità in Mugello, promuovendo così i necessari interventi di mitigazione e restauro.

Questa la richiesta che sarà avanzata nei prossimi giorni dalla giunta regionale e che oggi, in occasione della riunione dell'Osservatorio ambientale nazionale, è stata preannunciata dall'assessore all'ambiente Tommaso Franci. "Due anni dopo aver accertato le carenze della vecchia valutazione di impatto ambientale - ha sottolineato l'assessore - non solo possiamo dire di conoscere il vero quadro degli impatti ambientali, ma anche di disporre di una adeguata tipologia degli interventi che dovranno essere attuati.

E' un bagaglio di conoscenze sia nella realizzazione dell'opea che nella mitigazione degli impatti non evitabili, che deve essere tradotto in scelte concrete, in interventi adeguatamente finanziati. E' necessaria una rapida revisione degli accordi procedimentali e del quadro prescrittivo e tutto questo dovrà essere oggetto di un confronto con il governo e la Tav. Quando rimangono ormai due anni, due anni e mezzo di lavori - conclude Franci - questa è l'unica possibilità che può essere data per salvare il salvabile e l'unica alternativa al contenzioso per danno ambientale".

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