'Firenzestate 2002': dal 1 al 13 luglio la rassegna dedicata al cinema serbo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 giugno 2002 07:37
'Firenzestate 2002': dal 1 al 13 luglio la rassegna dedicata al cinema serbo

'Serbia anno zero' è il titolo della rassegna di cinema serbo che per quasi quindici giorni, dal 1 al 13 luglio, si svolgerà in tre diverse sedi: Arena Piccola di Marte (Palasport, 1 - 5 luglio), Vie di Fuga alle Murate (Via dell'Agnolo, 6 luglio), Cineteca di Firenze - Arena Castello (Via R. Giuliani 374, dal 7 al 13 luglio). La manifestazione, inserita all'interno di 'Firenzestate 2002', nasce dalle iniziative di cooperazione culturale promosse tra Firenze e Belgrado, iniziative alle quali hanno aderito anche alcuni Comuni dell'area metropolitana (Scandicci, Sesto fiorentino, Pontassieve, Fiesole, Calenzano e Lastra a Signa), e ha avuto la collaborazione dell'Istituto del Film di Belgrado.

Il programma è stato presentato ieri dall'assessore alla cultura, Simone Siliani, da Piera Moscato, coordinatrice del progetto di cooperazione, da Giovanni Maria Rossi, presidente dell'Alfieri Atelier e da Andrea Vannini della Bottega del Cinema. ''Si tratta di una rassegna che non ha l'ambizione di essere esaustiva e di rappresentare tutta la cinematografia della Serbia, o meglio dell'ex Yugoslavia - ha spiegato l'assessore Siliani - visto che ci sono anche film che risalgono alla fine degli anni cinquanta.

Pensiamo, pero', di aver contribuito così a dare uno spaccato di una cinematografia che comunque ha avuto una parte rilevante nella storia della celluloide''. Nel corso della manifestazione che si aprirà e chiuderà con lo stesso film, 'Serbia anno zero', che poi è anche il titolo della manifestazione, il pubblico potrà incontrarsi anche con tre registi serbi: Milutin Petrovic, regista di 'Terre di verità, amore e libertà' (5 luglio), Slobodan Sijan, regista di 'I due strangolatori' (8 luglio).

Il terzo è uno dei giovani autori dei cortometraggi che saranno protagonisti della serata alle Via di Fuga alle Murate, Janko Baljak.

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