UE: il presidente Martini sul Forum per la Convenzione europea

Redazione Nove da Firenze
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07 maggio 2002 19:13
UE: il presidente Martini sul Forum per la Convenzione europea

FIRENZE- Cultura, solidarietà, coesione, sviluppo sostenibile, cooperazione internazionale: la Toscana porterà queste sue peculiarità all'interno della Convenzione Europea. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Claudio Martini - che fa parte della Convenzione Europea in qualità di osservatore (l'unico italiano) delle Regioni - nella comunicazione che ha svolto oggi pomeriggio in Consiglio Regionale. "Abbiamo il dovere - ha detto Martini - di far conoscere ai cittadini la portata storica del momento che stiamo vivendo.

Ci accingiamo a riscrivere la costituzione e le regole della nuova Unione Europea che passerà da 15 a quasi trenta membri".
Il presidente ha sottolineato come sia necessario che le tematiche europee diventino parte integrante delle politiche nazionali. "Ormai - ha aggiunto Martini - buona parte della politica regionale si fa a Bruxelles e parte delle politiche europee la fanno le Regioni. Io stesso un giorno su quattro sono a Bruxelles per impegni istituzionali".
Tuttavia i cittadini conoscono ancora poco della dimensione continentale, visto che l'Europa è lontana dalla vita di tutti i giorni e qundi più difficile da comunicare.
"Non dobbiamo però cadere - ha ammonito il presidente della Toscana - nel vizio degli euroscettici, che enfatizzano questa difficoltà per sminuire il ruolo dell'Europa.

Noi in Toscana la vogliamo invece sempre più aperta, unita, capace di svolgere un ruolo internazionale, attenta ai problemi dell'area mediterranea".
Nel corso del forum regionale toscano organizatto in vista della fase decisiva della Convenzione Europea e che prenderà il via il 9 maggio prossimo, saranno affrontate alcune delle questioni poste dalla Convenzione. Si tratta di individuare la migliore ripartizione delle competenze tra Parlamento europeo, Parlamenti nazionali, Regioni; della semplificazione degli strumenti comunitari, cioè della sburocratizzazione; del problema della crescita della democrazia, della trasparenza e dell'efficienza, cioè dei modi per essere più vicini ai cittadini; infine della questione della nuova Costituzione europea.

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