Il convegno Irpet sulla legge 27

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 aprile 2002 08:59
Il convegno Irpet sulla legge 27

FIRENZE- Ha quasi dieci anni ma non li dimostra. La legge 27, per l’imprenditortia giovanile, risale al lontano 1993 ma è ancora attuale e fa della Toscana una regione pioniera in quelle che gli esperti oggi chiamano politiche attive del lavoro, vale a dire non più solo assistenza ma anche e soprattutto incentivi per autopromuoversi, uscire dalla disoccupazione creando una propria impresa. A fare il punto sull’efficacia di una legge regionale che è stata per tanti versi un’antesignana di orientamenti e provvedimenti poi rilanciati a livello nazionale dalle indicazioni europee è una ricerca dell’Irpet, presentata ieri in Consiglio regionale e occasione per un dibattito cui hanno partecipato ricercatori, economisti e amministratori.

A spiegare come e perché questa legge merita di essere traghettata, sia pure con qualche possibile aggiustamento o modifica, nel nuovo scenario cha da qualche anno si sta disegnando per quel che riguarda le competenze regionali nel settore delle politiche per l’occupazione è stato l’assessore al lavoro Paolo Benesperi. “Oggi la legge si muove entro un quadro di competenze decisamente più ampie, con la regionalizzzazione dei servizi per l’impiego e l’introduzione, all’interno dei centri per l’impiego, di funzioni integrate per quel che riguarda orientamento, formazione e lavoro.

Il tema dell’integrazione, nella sua accezione europea, è entrato ormai a pieno titolo nelle politiche regionali per l’occupazione. Ma non è tutto. La “lettura”, non ancora definitiva, del nuovo titolo V della Costituzione fa ipotizzare per il futuro un ulteriore ampliamento di competenze e responsabilità per la Regione”.
Dal 1993 a oggi le domande presentate da giovani toscani under 35 sulla base della legge 27 sono state 4.129. Le nuove imprese che sono state create grazie ai 28 milioni e 226 mila Euro di contributi messi a disposizione dalla Regione sono state 2.791, per un totale di 222 milioni e 644 mila Euro.


La ricerca dell’Irpet, condotta sulla base di una metodologia statistica innovativa, ha messo in luce come le nuove imprese nate grazie all’incentivo regionale abbiano mostrato una vita media più alta rispetto alle imprese che non hanno beneficiato degli incentivi. I settori verso i quali si sono orientati prevalentemente gli aspiranti imprenditori sono stati soprattutto i servizi piuttosto che quelli del manifatturiero e, in particolare, quelli più innovativi Le nuove imprese nate grazie alla legge sono quasi tutte piccole e piccolissime, gli imprenditori under 35 hanno in genere un titolo di studio mediamente più elevato dei colleghi più anziani e in buona parte manifestano un espresso desiderio di indipendenza e un discreto bagaglio di esperienze professionali alle spalle.

Nota dolente, solo un terzo dei beneficiari della legge 27 è costituito da donne.

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