Masterplan della Fortezza: soggetti pubblici e privati, ma anche disagi
Il sottopasso di viale Strozzi e il trasferimento di funzioni espositive lontano dal centro storico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 aprile 2002 08:45
Masterplan della Fortezza: soggetti pubblici e privati, ma anche disagi<BR>Il sottopasso di viale Strozzi e il trasferimento di funzioni espositive lontano dal centro storico

Il futuro dell'area della Fortezza da Basso come elemento propulsore dello sviluppo della città e dell'area metropolitana. E' stato questo uno degli elementi emersi nel corso dell'incontro pubblico organizzato dall'assessorato all'Urbanistica sul "masterplan" della Fortezza, che si è svolto ieri mattina in Palazzo Vecchio e che aveva come obiettivo il coinvolgimento dei vari soggetti pubblici e privati nel processo di trasformazione di questa area strategica della città. I lavori sono stati aperti dal vicesindaco Giuseppe Matulli che ha sottolineato come il masterplan da un lato risponda alla necessità di riorganizzazione delle funzioni dell'area intorno alla Fortezza e dall'altro si inserisca nella discussione avviata dal Piano strategico.

"Il Piano strategico - ha ribadito il vicesindaco Matulli - non è un documento definito una volta per tutte, ma un momento di elaborazione e di gestione del territorio che deve confrontarsi con la realtà e con le esigenze dei soggetti che nella città vivono e lavorano". La parola poi è passata all'assessore all'Urbanistica Gianni Biagi, che ha illustrato gli interventi previsti nell'area della Fortezza compresa tra la stazione di Santa Maria Novella e Rifredi; interventi che concretizzano una serie di accordi siglati dall'Amministrazione comunale con altri soggetti pubblici e privati.

In dettaglio si tratta dell'accordo sul nodo fiorentino dell'Alta velocità, il progetto di risistemazione della stazione di Santa Maria Novella, l'accordo di programma per l'utilizzazione dell'area attualmente occupata dalla Dogana, l'intesa per l'uso dei locali liberati dalla scuola sottufficiali dei Carabinieri di Santa Maria Novella dopo il trasferimento a Castello, l'ampliamento degli spazi espositivi della Fortezza da Basso, il nuovo parcheggio e la pedonalizzazione di viale Strozzi inseriti nel project financing.

L'assessore Biagi si è soffermato sugli interventi che riguardano il polo espositivo. "Oltre ai lavori per il raddoppio degli spazi espositivi della Fortezza che inizieranno dopo il trasferimento del liceo Machiavelli previsto per settembre 2003, il programma di investimenti prevede la realizzazione del nuovo auditorium da 2500-3000 posti nell'ex Dogana di via Valfonda". Un intervento quest'ultimo reso possibile dall'imminente trasferimento della dogana all'Interporto di Prato. I lavori sono ormai terminati, come ha annunciato Maurizio Zamperoni amministratore delegato Interoporto della Toscana centrale, e il trasloco potrebbe avvenire addirittura a luglio.

L'assessore Biagi ha poi ricordato l'impegno dell'Amministrazione comunale per trovare un'area per la riunificazione delle varie sedi della Guardia di Finanza dopo che i vertici delle Fiamme Gialle ha deciso di lasciar cadere la soluzione di Sant'Orsola. Su questo tema il generale di brigata Mauro Cappelli ha rilanciato l'ipotesi di una cittadella della Guardia di Finanza nell'area di Castello, ipotesi gradita all'Amministrazione comunale e che aspetta solo il via libera del comando generale. L'assessore alle società partecipate Simone Tani nel suo intervento ha posto l'attenzione sul futuro del polo espositivo e sul ruolo di Firenze Expo.

"Gli investimenti previsti nell'area della Fortezza serviranno a sviluppare un polo espositivo-congressuale di alto prestigio al centro del sistema espositivo regionale. Non appena avviato il programma di investimenti sarà possibile avviare la divisione societaria tra gestione del patrimonio, dove il ruolo del pubblico è preponderante. E la gestione delle attività fieristico-congressuali dove potranno essere coinvolti soggetti privati e tecnici di livello internazionale". L'assessore allo sviluppo economico Francesco Colonna e quello al turismo Emilio Becheri hanno infine approfondito il rapporto tra turisti e città, ribadendo che "la promozione del polo espositivo e congressuale è l'occasione per ripensare all'offerta ricettiva della città".
Condividere gli obiettivi di sviluppo nell'interesse della città e fare un'azione di pressione comune, soggetti pubblici e privati, per realizzare tutti i progetti e gli interventi.

E' questo l'appello che il sindaco Leonardo Domenici ha lanciato alla città nell'intervento di chiusura dell'incontro pubblico sul "masterplan" della Fortezza da Basso.
"Questa iniziativa è l'occasione per presentare i progetti che da qui a qualche anno interesseranno questa area strategica per Firenze - ha spiegato Domenici - e per sollecitare eventuali proposte di modifica. Siamo di fronte a un pacchetto di progetti destinati a far compiere un vero e proprio salto di qualità al polo espositivo e all'intera città, anche grazie a interventi come quello della tramvia e dell'Alta velocità".

Una trasformazione che per il sindaco "non può comunque essere solo funzionale, ma deve diventare anche l'occasione per riqualificare la città dal punto di vista architettonico e urbanistico. Una trasformazione che per diventare realtà ha bisogno dell'impegno di tutti i soggetti pubblici e privati: questo vuole dire sinergie per realizzare le opere, ma anche azioni di lobbing per promuovere i progetti che riguardano Firenze nelle varie sedi istituzionali". Il sindaco Domenici ha poi ribadito gli elementi forti contenuti nei progetti, come quello della piazza pedonale che nascerà con l'interramento del viale Strozzi tra la Fortezza e via Valfonda, ed ha colto l'occasione per anticipare alcuni temi da approfondire.

Ovvero l'allargamento della pedonalizzazione nella zona di via Faenza; la possibilità di prevedere anche la circolazione dei mezzi privati nel nuovo sottopasso di viale Strozzi (finora nel progetto riservata al solo trasporto pubblico); la realizzazione di mobilità alternativa come per esempio nuove piste ciclabili. Il sindaco si è poi soffermato sulla prossima cantierizzazione intorno alla Fortezza da Basso, ribadendo l'intenzione dell'Amministrazione comunale di coinvolgere i cittadini nel processo di trasformazione che sta per investire questa zona e in generale la città.

"Alcuni disagi saranno inevitabili - ha spiegato il primo cittadino - ma abbiamo individuato alcuni principi per limitare al massimo le difficoltà per i cittadini conseguenti all'apertura dei cantieri". Tre i punti principali: prima di tutto non ci sarà nessuna modifica rivoluzionaria della circolazione; in secondo luogo saranno aperti solo i cantieri strettamente necessari all'intervento in questione; infine ci saranno cambiamenti nel traffico soltanto se immediatamente riferiti all'apertura di un cantiere.

Domenici ha infine dato appuntamento ai vari soggetti intervenuti a un prossimo incontro, previsto tra un mese circa, dedicato alla mobilità in città e nell'area metropolitana.
«Sì al sottopasso di viale Strozzi, no all'ipotesi di trasferire funzioni espositive lontano dal centro storico». Sono queste le osservazioni del capogruppo dei Verdi Alessio Papini sul "masterplan" della Fortezza. «Il masterplan - ha spiegato Papini - presenta vari punti positivi come il sottopasso di viale Strozzi con la creazione di una seconda piazza, il nuovo auditorium della Dogana e il potenziamento delle infrastrutture di trasporto pubblico e di mobilità ciclabile».

«Emergono - ha aggiunto il capogruppo dei Verdi - grosse perplessità di fronte alla prospettata ipotesi di trasferire funzioni espositive lontano dal centro di Firenze. Già troppe funzioni se ne andranno via dal centro e questa ipotesi sarebbe in contraddizione con il rafforzamento della linea di trasporto pubblico verso la stazione e la Fortezza». Secondo il capogruppo dei Verdi «anche il destino dell'area di Sant'Orsola e di alcune strutture di proprietà militare non sembra sufficientemente chiarito dal masterplan».

«Il potenziamento delle funzioni espositive della Fortezza - ha concluso l'esponente del centrosinistra - ripropone con forza la necessità che la stazione dell'Alta Velocità abbia la sua uscita principale su viale Belfiore e quindi verso il centro».

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