La decisione del procuratore federale a carico del presidente della Fiorentina, è arrivata ieri in serata, motivata da "dichiarazioni ad organi di stampa gravemente lesive della reputazione di calciatori della società". Il fatto risale all'incontro casalingo dei viola contro l'Udinese quando, nel dopo partita, Poggi riservò parole durissime ai giocatori accusandoli di scarso impegno. Partecipando ad una trasmissione radiofonica su una emittente locale, il presidente si era espresso a favore di manifestazioni di protesta e contestazione dei tifosi, parlando di "alcuni farabutti all'interno dello spogliatoio".
A seguito di queste certamente gravi dichiarazioni, Poggi si era scusato con i calciatori, ma a nulla è servito e ieri è partita l'inchiesta della Federcalcio. Poggi, che nel Cda del 5 aprile si dimetterà dalla carica, ha ieri ribadito la buona fede di Cecchi Gori in merito alla incredibile situazione della Fiorentina, addossando le colpe alla negativa influenza dei suoi collaboratori. Si susseguono gli abbandoni, i ritorni e le voci in seno alla società gigliata, senza che si riesca a fare chiarezza non solo sui perchè del disastro, con la serie B ormai inevitabile, ma sulle prospettive di ricostruzione.
Una vicenda grottesca e penosa, mentre i tifosi annunciano uno stadio deserto sabato contro l'Inter. S.A.
