Seminario a Fiesole sul ‘Processo di costituzionalizzazione’

Redazione Nove da Firenze
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26 marzo 2002 07:48
Seminario a Fiesole sul ‘Processo di costituzionalizzazione’

FIRENZE- Trasferta toscana per la commissione ‘Affari Costituzionali e Governance Europea’ del Comitato delle Regioni, riunita ieri all’Istituto universitario europeo di Fiesole per discutere sul ruolo delle regioni e delle autorità locali all’interno della Convenzione, l’organismo incaricato di elaborare il progetto di Costituzione europea. La tavola rotonda sul tema “Il processo di costituzionalizzazione” è stata aperta dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini, uno dei sei rappresentanti delle Regioni nella Convenzione, e da Lord Graham Tope, presidente della Commissione affari costituzionali del Comitato delle Regioni.

Incontrando i giornalisti al temine della prima sessione di lavoro, Martini e Lord Tope hanno sottolineato l’importanza di fare emergere, all’interno del dibattito sulla Convenzione, le voci dei governi locali e regionali. “Dal primo incontro – ha spiegato Martini – è emersa la volontà comune di creare un’Europa più forte, più unita e più democratica. Per realizzarla, ogni governo locale dovrà farsi interprete delle istanze dei cittadini che, per quanto riguarda la Toscana, abbiamo deciso di raccogliere in una serie di incontri che faremo a cominciare dalle prossime settimane”.

Da parte sua, Lord Tope ha sottolineato l’importanza del seminario di Fiesole come occasione fornita a politici, giuristi e accademici per capire come gli ideali politici dei vari governi possano essere tradotti in trattati e documenti della futura Costituzione europea. “Qualcuno – ha aggiunto Lord Tope – afferma che il ‘potere consultivo’ delle Regioni all’interno della Convenzione possa essere una limitazione. In realtà, io credo che questo sia solo il punto d’inizio di un percorso che porterà i governi regionali a crescere sempre di più e ad acquisire maggior potere”.

Lord Tope ha quindi sottolineato che la Commissione da lui presieduta ha dodici mesi di tempo per terminare il suo lavoro e per questo ha incoraggiato tutti i governi locali e regionali a seguire l’esempio della Toscana nell’organizzare incontri con i cittadini sul tema della Convenzione, “per creare un ponte ideale tra la discussione che si svolge a Bruxelles e gli individui di tutta Europa”.

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