Lettera di Monica Sgherri (Rifondazione Comunista) al Presidente Brasca ed ai consiglieri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2001 07:28
Lettera di Monica Sgherri (Rifondazione Comunista) al Presidente Brasca ed ai consiglieri

«Al Presidente del Consiglio Comunale Ai colleghi consiglieri
Ti esprimo il mio pieno apprezzamento per il comportamento corretto che hai avuto ieri sera in Consiglio Comunale garantendo una chiusura regolare dei lavori -inizia così la lettera inviata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista al Presidente del Consiglio comunale ed ai consiglieri- Infatti è il Consiglio Comunale che insieme a te, durante lo svolgimento della sessione, ha accettato e condiviso di rinviare la discussione e la votazione delle mozioni sui taxi al 10 di gennaio.

Il tentativo in extremis dei consiglieri Fittante e Basosi di imporre la votazione, davvero ad ora tarda ed in assenza di un pubblico civile ma scomodo, che ci ha seguito con attenzione e preoccupazione, richiama ad un comportamento davvero poco deontologico che si ispira a mio avviso a tecniche e furbizie di gestione assembleare poco convincenti, e comunque non condivisibili. Per questo visto anche la cronaca poco corretta e veritiera di alcuni quotidiani che nel resoconto di quanto accaduto ieri riportano della “meraviglia dei consiglieri” della tua decisione di chiudere il consiglio, ti invito a mandare una nota di chiarimento che forse dovrebbe anche contenere un richiamo alla deontologia e alla serietà che deve ispirare il comportamento di tutti i consiglieri.

Ma quello che più preoccupa è che il Consiglio, alle ore 18, aveva accettato di rinviare al 3 dicembre la discussione e votazione sull’Afghanistan dove è ancora in corso una guerra e dove tutti i giorni continuano a morire vittime innocenti. Mi chiedo, ma è possibile che per qualche consigliere sia prioritario aumentare le licenze dei taxi piuttosto che cercare di contribuire a salvare qualche vittima civile innocente?»

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