Forum a Pisa sul turismo culturale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 ottobre 2001 08:15
Forum a Pisa sul turismo culturale

FIRENZE Valorizzare il nostro patrimonio culturale, specie quello dei centri minori, sia per garantirne la conservazione sia per offrire una gamma più vasta di proposte ad una domanda turistica orientata sempre più evoluta e esigente. E’ stato questo il motivo portante del forum ‘il turismo culturale per una nuova offerta toscana’ svoltosi ieri a Pisa, presso il centro polifuzionale Maccarrone. L’incontro, cui hanno partecipato gli assessori regionali al turismo (Susanna Cenni) e alla cultura (Mariella Zoppi) è servito all’approfondimento di una delle tematiche che saranno al centro della conferenza regionale del turismo in programma il 19 e 20 novembre.

Il patrimonio culturale costituisce uno dei motivi trainanti dell’offerta turistica toscana: su un movimento complessivo annuo di oltre 37 milioni di presenze, oltre il 35 per cento (13 milioni circa) è legato a questa voce. Sono soprattutto gli stranieri (quasi il 50 per cento del totale) a scegliere la Toscana in virtù del suo patrimonio storico-artistico e culturale, ma anche gli italiani apprezzano sempre di più il nostro territorio: basti pensare che nel 2000 la crescita del 6,25 per cento che ha caratterizzato la voce arte-cultura ha beneficiato più dell’apporto interno (+7,63) che di quello, comunque cospicuo, d’oltrefrontiera (+5,31).
Questo flusso sempre più consistente si è indirizzato in gran parte verso le principali città d’arte: Firenze, ma anche Siena (con San Gimignano), Pisa, Lucca e Arezzo.

E tutto questo nonostante la Toscana abbia risorse ben più diffuse sul territorio: basti pensare, come ha evidenziato l’assessore Zoppi, che nella nostra regione sono presenti 393 musei, 953 biblioteche, 350 beni ambientali e paesaggistici, 300 siti archeologici e oltre 20mila beni architettonici di cui poco più di 5mila vincolati. Di fronte a una distribuzione così capillare ecco emergere la proposta del forum: valorizzare e promuovere aspetti sempre nuovi del territorio, in modo da sviluppare e allargare l’offerta turistica e da decongestionare le principali città d’arte.
Il turismo culturale in Toscana dovrà quindi sempre di più abbinare le potenzialità economiche e occupazionali alla necessità di non intaccare il patrimonio culturale.

Compito della Regione, come ha osservato l’assessore Cenni, sarà quello di sostenere progetti di sviluppo nei quali il turismo sappia modellarsi con le esigenze di tutela del territorio, preservando tutte le risorse e in primo luogo quella culturale al fine di creare un’offerta turistica allargata e capace di creare opportunità di lavoro qualificato. Indirizzi e obiettivi, questi, presenti nel progetto regionale sul turismo naturalistico e culturale illustrato oggi (l’approvazione in giunta risale allo scorso agosto) nel quale sono indicati alcuni percorsi nei quali si concrteizzerà nei prossimi mesi l’integrazione fra turismo naturalistico e culturale: le testimonianze della civiltà etrusca, il patrimonio culturale della via Francigena, la storia della navigazione e le testimonianze legate all’economia del mare.

Il progetto inoltre prevederà anche una attenzione costante a iniziative volte a ‘destagionalizzare’ l’afflusso (per esempio con iniziative per ‘riorientare’ il turismo scolastico). Indirizzi, questi, che assecondano l’attuale andamento del mercato alla luce della crisi internazionale. Si profila infatti una maggior richiesta per un turismo che potremo definire ‘slow’ e che si caratterizza per la sua attenzione ai centri minori, alle realtà meno conosciute. Un turismo che darà sempre più attenzione ad una Toscana ‘minore’ solo sulla carta, in realtà ricca di tesori ancora tutti da conoscere.

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