Si è concluso "Gong", il corso per la formazione delle donne cinesi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 ottobre 2001 08:11
Si è concluso

Consegnati 20 attestati di partecipazioni ad altrettante donne cinesi che hanno partecipato al progetto di formazione “Gong”, di cui l’assessorato alla pubblica istruzione è proponente e partner principale insieme alla Fondazione diocesana che ne è il capofila. L’obiettivo è quello di inserire le donne cinesi nell’imprenditoria, attivare un processo integrativo e di scambio di saperi fra le donne della comunità cinese, creare un registro di qualità in cui vengono inserite le donne che partecipano al corso.

Il corso si è concluso alcune settimane (era cominciato il 12 giugno) fa e ieri nel Salone dei Cinquecento sono stati consegnati gli attestati di frequenza alla presenza dell’assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, al responsabile della Fondazione diocesana per il lavoro Don Giovanni Momigli, Laura Frati Gucci, responsabile dell’Aidda.
“Gong” è il primo progetto realizzato con la prima trance di finanziamenti (120 milioni) del Fondo sociale europeo e prevede un intervento specifico, teso a migliorare la partecipazione di donne straniere (di etnia cinese) al mercato del lavoro, sia come sviluppo della carriera che come attività imprenditoriale.

Alla cena era presente anche il console cinese Zhu Qi Gui che ha sottolineato la necessità “di una maggiore apertura della comunità cinese verso l’esterno”. “Questo corso, - ha sottolineato l’assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri- vuole non solo creare delle donne lavoratrici con funzioni di gestione che si impegnano nel consolidamento dell’impresa e nel rafforzamento, ma anche avviare un processo di integrazione fra le donne cinesi e la città”. Varie le materie insegnate, dalle norme sul commercio , alla gestione aziendale, informatica, servizi bancari, informazioni sull’euro.

Il corso, articolato in 180 ore, è stato tenuto da diversi docenti, presi dalle varie realtà fiorentine, sia dal mondo dell’imprenditoria, sia dal mondo istituzionale. “La conclusione di questo corso, - ha ribadito l’assessore Lastri- ha significato un intervento verso donne immigrate non nell’area della marginalità, ma verso la qualificazione di una figura di donna imprenditrice con un forte ruolo sociale e con un’importante ricaduta all’interno del nucleo famigliare

L'immigrazione e' un fattore strategico per lo sviluppo dell' economia toscana.

Lo afferma il capogruppo dello Sdi in consiglio regionale, Pieraldo Ciucchi, che ha presentato una mozione nella quale si propone la ''regolarizzazione nominativa dei lavoratori immigrati irregolari, che gia' vivono in Italia''. La regolarizzazione dovrebbe avvenire attraverso l' autodenuncia del datore di lavoro e la contemporanea stipula di un contratto almeno a tempo determinato. Il punto di partenza -ha spiegato Ciucchi- e' il disegno di legge nazionale presentato dal Governo; l'obiettivo e' di impegnare la giunta regionale ad una forte azione sull' esecutivo nazionale.

Nella mozione si evidenzia poi la necessita' che le Regioni ''siano parte attiva e determinante nel definire le qualita' professionali e la quantita' degli ingressi in Italia dei lavoratori extracomunitari adeguati a rispondere alle esigenze locali''.

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