Il prossimo 30 settembre scade il termine del bando con il quale la Giunta Regionale Toscana mette a disposizione risorse per 17 miliardi per programmi locali di sviluppo sostenibile.
Il bando ha come obiettivo quello di finanziare interventi per incentivare lo sviluppo complessivo dei sistemi produttivi locali, che abbiano una forte coerenza interna e che possano coniugare la crescita imprenditoriale con lo sviluppo e la valorizzazione complessiva del territorio.
I progetti interessati devono tendere a creare nuova occupazione e nuove fonti di produzione economica migliorando le condizioni ambientali e sociali dell’area interessata e soprattutto devono rispondere a tipologie di intervento capaci di realizzare sinergie con altri interventi sul territorio.
I progetti pertanto dovranno far parte di un programma locale di sviluppo sostenibile promosso dall’amministrazione provinciale e coordinato con gli enti ed i soggetti locali.
Il bando fa riferimento a tre specifiche misure:
1).Incentivazione dei sistemi economici locali a sviluppo debole
Per questa misura sono disponibili 6 miliardi di lire ed i beneficiari possono essere sia soggetti pubblici che privati.
Per i progetti presentati da soggetti privati la concessione del contributo è soggetta al regime “de minimis” come previsto dal regolamento Ce 69/2001.
Per i progetti presentati da enti pubblici la quota del contributo non può essere superiore al 60% del costo complessivo del progetto.
Sono ammessi al contributo gli interventi relativi alle aree:
Val di Merse, Lunigiana, Crete senesi, Val d’Arbia, colline Metallifere, Albegna-Fiora, Massa Carrara, area fiorentina Sieve Mugello, Amiata grossetano, Val di Chiana aretina, Chianti, Serchio-Garfagnana, area fiorentina Chianti Valdarno, Amiata Val d’Orcia, Versilia, Val di Cecina, Valdarno superiore sud, area livorsene, alta Val Tiberina, area pistoiese, area grossetana, Casentino.
2).Incentivazione a sistemi economici locali trainanti nelle aree più sviluppati
Per questa misura sono disponibili ulteriori 6 miliardi di lire ed i beneficiari possono essere sia soggetti pubblici che privati.
Per i progetti presentati da soggetti privati la concessione del contributo è soggetta al regime “de minimis” come previsto dal regolamento Ce 69/2001.
Per i progetti presentati da enti pubblici la quota del contributo non può essere superiore al 60% del costo complessivo del progetto.
Sono ammessi al contributo gli interventi relativi alle aree:
area senese urbana, area fiorentina quadrante centrale, Valdarno inferiore, area aretina, area pratese, area lucchese, alta Val d’Elsa, circondario di Empoli, Arcipelago, Val di Nievole, Val di Cornia, Val di Chiana Senese, area pisana.
3).Incentivazione a distretti industriali e sistemi produttivi locali
Per questa misura sono disponibili 5 miliardi di lire ed i beneficiari sono gli enti pubblici, mentre le aree di intervento sono quelle individuate con deliberazione del consiglio regionale 69/2000.
Il programma locale di sviluppo sostenibile non può consistere in un singolo progetto ma deve prevedere una pluralità di interventi e di azioni.
Elementi essenziali sono il protocollo preliminare con il quale la provincia attiva l’iter, le successive fasi della concertazione e l’elenco dei progetti e delle iniziative.
Di quest’ultimi dovrà essere data indicazione sommaria del contenuto, del soggetto attuatore, della previsione di massima dell’impegno finanziario richiesto, dei soggetti che concorrono al finanziamento e delle ipotesi di copertura finanziaria, dei tempi indicativi per l’attivazione e per il completamento.
Il bando, la cui scadenza è fissata per il 30 settembre 2001, indica in dettaglio le modalità di presentazione del programma e dei relativi progetti di cui si chiede il finanziamento, gli indirizzi specifici per la valutazione di programmi e progetti e, inoltre, contiene il disciplinare dell’erogazione dei contributi.
GV
