"La Divina Commedia: oratorio burlesco": tre anni sull’onda (d’Arno) del successo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 agosto 2001 08:58

La Divina Commedia in sonetti fiorentini su un barchetto in Arno, condotto da un renaiolo alla luce delle fiaccole. E’ l’idea realizzata nel 1998 da Zauberteatro per guardare la città da una prospettiva inconsueta, percorso tra curiosità storiche e sorprese sotto il Ponte Vecchio e quello di Santa Trinita. Una delle opportunità più interessanti delle Notti d'Estate in scena anche stasera, domani, e poi di nuovo dall'11 settembre.
Il rapporto fra Firenze ed il fiume è stato perduto negli anni, anche per fini ricreativi.

Dove sono finiti ad esempio i barconi dei Caffè ottocenteschi con l’orchestrina? La colpa è del dopo-alluvione, con gli sbalzi di livello e le piene e soprattutto del terribile inquinamento. Ma questo gruppo teatrale lavora su Firenze da molti anni e si è specializzato proprio nel mettere in scena spettacoli in luoghi atipici: da ville a musei, da chiese e pievi a parchi monumentali. Ecco che il barchetto diventa così un condensato di fiorentinità: teatro d’avanspettacolo galleggiante, un buffo Dante raccontato in prosa, le canzoni alla Spadaro, con riferimenti a luoghi, eventi e persone del '900 fiorentino.

L'attore sulla barca con una trentina di spettatori, la coreografia dei monumenti e dei ponti e “La divina commedia” di Venturino Camaiti, che ai primi del '900 riscrisse i 100 canti danteschi in forma umoristica e vernacolare, esempio illustre di canzonatura che propone un inedito spunto di lettura riscoperto da Alessio Benedetti Sardelli. Un dizionario della lingua toscana che in qualche caso richiede la “traduzione” per i forestieri.
L’operazione è realizzata con l’aiuto dell'associazione culturale I Renaioli, formata dagli eredi dei cercatori di rena che scavavano la sabbia dal fondo del fiume.

L'associazione ha censito e restaurato i barchetti sopravvissuti e recuperato la voga a stanga; una tradizione che si era persa dopo l'alluvione del '66. Con loro si naviga di notte, alla luce delle fiaccole, lungo il tratto più affascinante del percorso fluviale: i ponti Vecchio, Santa Trinita e Carraia, tra monumenti e i palazzi degli Uffizi, Vecchio, Corsini.
Zauberteatro è una fortunata esperienza fiorentina che raccoglie giovani attori, registi, tecnici, musicisti, artisti con la volontà di dar vita a forme di interdisciplinarietà teatrale e di spettacolarizzazione, per portare avanti nell’ambito piccino di questa città di provincia progetti ed idee "difficilmente realizzabili nel ristretto campo dello spettacolo tradizionale", spiegano loro stessi.
Zauberteatro ha rappresentato Brecht in parchi pubblici, con Ionesco in saloni di ville, con Beckett in padiglioni abbandonati di un ex-ospedale psichiatrico, con Apocalisse in spazi sacri, chiostri, biblioteche, per poi arrivare a Shakespeare in parchi e giardini ed ancora a testi rinascimentali nei luoghi medicei.

Spesso Zauberteatro ha ottenuto l'accesso a spazi altrimenti vincolati da norme di protezione paesaggistica ed artistica. In particolare, dal 1992, Zauberteatro propone, ogni estate, alla Villa Medicea di Careggi uno spettacolo itinerante su Lorenzo il Magnifico, dal titolo "1492 - libri di Lorenzo".
La Commedia di Dante, esposta e commentata in cento sonetti fiorentineschi umoristici e satirici da Venturino Camaiti è uno spettacolo con Alessio Benedetti Sardelli (voce recitante), Luca Becorpi (clarinetti), Beltrando Mugnai (canzoniere), in alternanza con Altamante Logli (poeta stornellatore).

Regia di Niccolò Rinaldi, percorso scenico di Mario Librando, musiche originali di Claudio Boncompagni, costumi di Birgit Zettler. Imbarco da piazza Mentana alle 21.15 con apertura della biglietteria alle 21.00, ma la prenotazione del biglietto (£. 35.000) è consigliata causa i posti limitati. Informazioni: Zauberteatro tel. ++.39.55.5000640 E-mail - zauberteatro@dada.it

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