A Stazzema la VI edizione del Campo di educazione alla pace

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 agosto 2001 17:37
A Stazzema la VI edizione del Campo di educazione alla pace

FIRENZE- "Consideriamo la diplomazia dei popoli non meno importante di quella degli ambasciatori. E' per questo che sostieniamo lo sviluppo del dialogo diretto e ci auguriamo che questa esperienza si ripeta anche l'anno prossimo". E' con queste parole che il presidente della Regione, Claudio Martini, ha salutato i dieci giovani israeliani e i dieci palestinesi che sono venuti a Palazzo Bastogi da S. Anna di Stazzema, dove si trovano per partecipare, insieme ad altrettanti coetanei italiani, al sesto campo di educazione alla pace, un'esperienza avviata in Toscana già da alcuni anni.

"Seguiamo con molta attenzione ed angoscia - ha aggiunto il presidente della Regione - le notizie che arrivano dal Medio Oriente e ci auguriamo che l'intervento della comunità internazionale possa favorire il ristabilimento della pace". A questo proposito nel corso dell'incontro il presidente Martini ha consegnato agli accompagnatori e ai ragazzi un messaggio perché "arrivi ai vostri governanti, come invito mite e forte a riaprire il tavolo del dialogo e della trattativa e a far cessare definitivamente le armi degli eserciti e del terrorismo".

"Osare la pace, sempre, è la sfida che tocca a noi - si legge ancora in un passo del messaggio di Martini- ma anche a voi e ai vostri popoli di Israele e Palestina. Spero che ciò che quest'anno il centro Jagerstatter di Pisa è riuscito a realizzare con voi con grande coraggio e lungimiranza, possa diventare un'occasione permanente di incontro, di amicizia e di dialogo per far crescere il germoglio della pace e distruggere la mala pianta dell'inimicizia e dell'intolleranza".
Nel corso dell'incontro hanno preso la parola i direttori del Centro per la risoluzione la riconciliazione dei conflitti di Betlemme e dell'Istituto per l'avanzamento della pace dell'università ebraica di Gerusalemme, oltre ad alcuni giovani partecipanti che hanno sottolineato come il campo sia servito "per darci tempo per capire le rispettive ragioni" e perché prevalga "il potere della logica e non la logica del potere, per vivere insieme nella pace, nella giustizia e nel rispetto reciproco".

All'iniziativa erano presenti anche il sindaco di Stazzema, Giampiero Lorenzoni, l'onorevole Carlo Carli e il vicario della Versilia monsignor Danilo D'Angiolo in rappresentanza del presidiente della Conferenza Episcopale Toscana.

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