Alta velocità e Uffizi: è polemica estiva

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 agosto 2001 18:33
Alta velocità e Uffizi: è polemica estiva

"La politica si rimette in moto -raccontava stamani La Nazione- dopo la pausa di mezzagosto, anche sulla spinta dell'intervista alla Nazione del sottosegretario all'ambiente Roberto Tortoli che chiama il suo partito e la Casa delle libertà ad un impegno di segno nuovo per Firenze in vista di una serie di scadenze, comprese le future elezioni amministrative, non imminenti ma grande banco di prova per il centrodestra: al governo a Roma e all'opposizione a Firenze. Tortoli, inoltre, pone la necessità di un'aggregazione nuova di forze e, dunque, riconosce la necessità di aprire all'esterno la coalizione di centrodestra e di ricercare maggiori contributi sul piano dei programmi, delle idee e del rapporto con la città.

Senza dimenticare, infine, che lancia sul tappeto proposte pesanti come quella di ripensare l'attraversamento di Firenze da parte dell'Alta velocità".
“Leggiamo sulla stampa di oggi le variegate dichiarazioni di alcuni esponenti del governo Berlusconi su importanti opere che interessano Firenze. Da un lato il ministro Lunardi, intervistato sotto i pini della Versiliana, afferma di voler rivedere il progetto dell’Alta velocità; dall’altro il sottosegretario Vittorio Sgarbi, con un polemico intervento sulla Stampa, sostiene che il progetto per l’uscita dei grandi Uffizi non avrà corso.

Siamo piuttosto sconcertati”. A parlare sono il vicesindaco Graziano Cioni e l’assessore all’urbanistica Gianni Biagi. “Se si tratta di provocazioni per tentare di mettere in difficoltà l’amministrazione di centrosinistra di una grande città, non vale certo la pena di raccoglierle – affermano Cioni e Biagi - Se invece esiste una reale volontà politica per mettere in discussione accordi e programmi già siglati, conclusi e avviati, allora si facciano atti di governo precisi, e non interventi sotto il sole d’agosto.

Noi intanto andiamo avanti. E quegli accordi continueremo a rispettarli. Si tratta di opere fondamentali per Firenze, che consentiranno alla nostra città di superare il deficit infrastrutturale e di ammodernare il suo sistema museale, facendola uscire da un immobilismo che è durato troppi anni. Chi vuole rimettere in discussione le scelte fatte, ne deve prendere anche le responsabilità. E comunque sia, le sedi giuste per questo tipo di esternazioni non possono essere le pagine dei giornali, ma casomai le stanze di Palazzo Vecchio.

Dove – sottolineano i due amministratori – c’è sempre attenzione a chi porta contributi di idee e di risorse” . “Per quanto riguarda le infrastrutture, gli accordi sull’Alta velocità, oltre al passante sotterraneo, prevedono anche oltre 130 miliardi per la realizzazione del sistema delle tranvie, ed altrettanti per la realizzazione di opere viarie indispensabili per la mobilità urbana, alcune delle quali già in avanzato stato di realizzazione. Per quanto riguarda gli Uffizi, ci sono sia risorse già stanziate da parte del Comune e del Ministero, sia contratti stipulati fra l’architetto Isozaki e la soprintendenza per la progettazione esecutiva dell’opera (che è quindi già in corso), sia interventi già eseguiti per la riorganizzazione del flusso dei visitatori all’interno del museo.

E’ tutto questo – chiedono Cioni e Biagi – che si vuole rimettere in discussione?”

In evidenza