Le proposte Tondi (CCD) per migliorare il servizio Ataf: «Maggiore velocità di percorrenza, tariffe attraenti e maggiore pulizia dei veicoli»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 agosto 2001 12:54
Le proposte Tondi (CCD) per migliorare il servizio Ataf: «Maggiore velocità di percorrenza, tariffe attraenti e maggiore pulizia dei veicoli»

Maggiore velocità di percorrenza di tratta, puntualità e affidabilità del servizio, tariffe attraenti e maggiore pulizia dei veicoli. Sono le richieste avanzata dal capogruppo del CCD Federico Tondi «per migliorare la qualità del servizio Ataf». «Da molti anni ormai - spiega Tondi - i dirigenti Ataf ci abituano al più classico dei refrain: l’aumento, a scadenze fisse, delle tariffe. Come puntuali ne sono le giustificazioni di contorno: accresciuti costi generali di gestione, personale incluso.

Ma se andiamo a indagare un po’ in profondità le dinamiche di tali inevitabili aggravi, emerge quanto segue: un break-even point mai ipotizzabile per gli squilibri tra bilanci di previsione sempre ottimistici da un lato, e gli strumenti di previsione pluriennali dall’altro. Un cash-flow altrettanto agognato ma mai neanche avvicinato a causa della scarsità di attrazione esercitata dal servizio pubblico, senza parlare dei numerosi “portoghesi”di cui i bus sono sempre ben farciti». «Per quanto riguarda la qualità del servizio tout-court - ha aggiunto il capogruppo del CCD - qui le cose da fare sarebbero molte, e le andiamo ripetendo da molto tempo: maggiore velocità di percorrenza di tratta, puntualità e affidabilità del servizio, tariffe attraenti, per non dire aggressive e, non da ultimo, accessorio assolutamente indispensabile, maggiore pulizia dei veicoli».

«Così - ha proseguito Tondi - si potranno recuperare tutti quei soggetti che nel corso degli anni si sono progressivamente allontanati dall’uso del mezzo pubblico. Una proposta di mobilità che abbia questi connotati risulterebbe decentemente gradevole anche per coloro i quali non ritengono al momento di servirsene. Ma non basta: a tutto ciò dovrebbe accompagnarsi una politica tariffaria improntata alla moderazione soprattutto nella prima di fase di un vero piano di rilancio». «Solo in un secondo momento - ha concluso il capogruppo del CCD - è ammissibile una maggiore pressione nell’uso della leva tariffaria per compensare lo sforzo per migliorare il servizio, ovvero solo quando quest’ultimo abbia già dispiegato almeno alcuni dei suoi effetti.

Infine se guardiamo all’esperienza straniera più qualificata, come a Strasburgo e Lille, ci è facile constatare che nelle grandi città europee dove si è avuto il coraggio e la lungimiranza di servirsi di strumenti e opzioni fortemente contraddistinte dall’elevata qualità del servizio sia in termini di veicoli impiegati che di puntualità in tutti i sensi, il ritorno in termini di redditività non è mai venuto a mancare».

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