La redazione di NOVE ha dato ampio spazio ai commenti dei lettori sui fatti di Genova. Oggi pubblichiamo la lettera del consigliere comunale di Rignano sull'Arno Fabio Forni, capogruppo del Polo delle Libertà, sul comportamento del Presidente della Regione Toscana Claudio Martini.
ELOQUIO ALL’AZIONE EROICA DI MARTINI.
All’apparenza sembravano cambiati i post-comunisti, s’intravedeva la via democratica per i figli dell’invidia sociale.
Ma i figli dei fiori, sono riemersi dietro la scorza del buonismo degl’ultimi cinque anni, il vero DNA dei comunisti esce allo scoperto.
Martini come tutti i finti socialdemocratici accreditati dopo la rivoluzione giudiziaria di tangentopoli voluta da chi faceva parte del Comintern, si è tolto lo smoking governativo per indossare l’eskimo, indumento sicuramente più adatto alla sua cultura e grigia figura di funzionario di partito.
Martini con quest’atteggiamento ha protestato con gli ultimi cinque anni di governo catto- comunista, ma soprattutto ha protestato contro il suo futuro andando contro Schroder, Jospin e Blair che notoriamente sono positivi “compagni”(forse di merende).
La Toscana unica regione d’Italia come la Cina piena di contraddizioni, nel tentativo di recuperare quello che l’utopia del Comunismo ha visto (grazie a Dio) la sconfitta della storia.
Martini coerentemente dovrebbe emigrare nei paesi epigoni della sua idea, lo inviterei a lasciare lo stipendio di quasi venti milioni come indennità di Presidente, e a chiedere “asilo” considerato che di politica è ribolgia, in Cina vivendo di espedienti come vivono in quei regimi totalitari del resto la democrazia, come il compagno Castro che in nome della rivoluzione ha già consacrato il fratello non prevede l’alternanza ne tantomeno le consultazioni elettorali.
Siamo certi che il futuro di Martini ne cela uno splendido da Extraparlamentare.
Meditate Toscani, meditate.
Fabio Forni,Rignano Sull’Arno Fi
