Florence Dance Festival: Don Quixote

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 luglio 2001 00:43
Florence Dance Festival: Don Quixote

Dopo Il Corsaro eseguito dal Balletto Classico dell'opera Statale di Turchia, domenica 29 luglio, un altro appuntamento con il Balletto classico al Florence Dance Festival . Il Teatro Romano di Fiesole ospiterà alle ore 21.30 il Don Quixote eseguito, ancora una volta, da una compagnia internazionale: Il Balletto dell'Opera Nazionale di Romania. Il libretto di Petipa, tratto da un episodio del celebre romanzo di Cervantes, narra di due innamorati la cui storia è in pericolo. Protagonisti del balletto sono l’eroina Kitri e il suo innamorato Basilio, un barbiere povero.

Il loro amore è osteggiato dal padre di Kitri, Lorenzo, che vuole che sua figlia si sposi con il ricco e stupido Gamacho. Don Quixote, in cerca dell’amata Dulcinea, si inserisce nella vicenda: “aiuterà” - con la goffaggine che lo caratterizza - i due innamorati a realizzare il loro sogno d’amore. La musica del balletto è firmata da Ludwig Minkus e le coreografie classiche di Marius Petipa e Alexander Gorsky sono state riadattate da Mihai Babuska. Interprete principale è l'étoile Corina Dumitrescu che interpreta con grazia il ruolo dell'innamorata Kitri.

Il BALLETTO DELL’OPERA NAZIONALE DI ROMANIA
Ha conquistato negli anni un prestigio indiscusso grazie al talento dei suoi solisti, dei coreografi e del corpo di ballo e grazie alla varietà del repertorio, che include i capolavori classici più conosciuti nel mondo.

La compagnia promuove una grande varietà di stili, interpretando con successo la tecnica classica, neoclassica e moderna.

LA STORIA DEL BALLETTO
La prima del balletto va in scena il 14 dicembre 1869 a Mosca, presso il Teatro Bolshoy, con la coreografia di Marius Petipa, che trae ispirazione dal celebre romanzo di Cervantes. In realtà, come spesso accade per i balletti del repertorio accademico, il riferimento alla fonte letteraria costituisce solo un pretesto per narrare la vicenda amorosa di Kitri, figlia dell’oste e da questi promessa in sposa al nobile Gamache e Basilio, un giovane barbiere di cui la ragazza è innamorata.

Il Cavaliere Triste è qui una figura quasi marginale rispetto alla centralità dei due innamorati. Ripreso dallo stesso Petipa, nel 1871 il balletto viene presentato al Teatro Marinski di San Pietroburgo in una redazione monumentale di 5 atti e 11 quadri, ridotta nel 1887 dal coreografo A. Bogdanov a soli tre atti per il Teatro Bolshoy. Occorrerà attendere il 1900 per rivederlo in una nuova versione in tre atti, firmata e presentata da Alexandr Gorski a Mosca, più snella nonostante l’introduzione di nuove danze, tra cui il fandango del terzo atto, su musica di E.

Napravnik. Viene attribuito maggior risalto, inoltre, ai ruoli di Mercedes, della Danzatrice di Strada e della Regina delle Driadi. A parte successivi riallestimenti, tra cui uno ad opera di F. Lopukhov nel 1923, il balletto viene ulteriormente modificato nel 1940, da Rostislav Zakharov, allora coreografo principale del Teatro Bolshoy, che, tra l’altro, aggiunge al quadro della Taverna una nuova danza, la Giga, su musica di V. Soloviov-Sedoi, mentre, sempre nel secondo atto, viene inserita la Danza Zingara, su musica del compositore Jelobinski, coreografata in precedenza da Kasian Goleizovski.

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