L'arte, il vino e la natura sono i tre elementi che costituiscono il grande patrimonio di Meleta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 luglio 2001 22:14
L'arte, il vino e la natura sono i tre elementi che costituiscono il grande patrimonio di Meleta

L'azienda Agraria di Meleta nei pressi di Roccatederighi ospita in questi giorni, fino a giovedì 26 luglio, una interessante mostra dal titolo "Meleta Art Factory", inserita nell'ambito di "Segni Suoni & Sapori" il programma estivo di eventi tra cultura, spettacolo ed enogastronomia organizzato dal Comune di Roccastrada. Meleta art factory rappresenta un "cameo" , un segno particolare nel percorso attraverso i paesi medievali del suo territorio. Tra i casolari e la natura di Meleta i visitatori possono ammirare le opere di Moscatelli, Buraggi, Frey, Pasini e Massaro.

Graziano Moscatelli offre interpretazioni artistiche tra collage e pittura,in una parola le "de-composizioni". Spazio anche alla pittura di Andrea Massaro e ai suoi "libri". Daniele Buraggi presenta le sue opere che vanno dalle pitture ad olio su tela, alle forme di legno dipinte ad acrilico, alle sculture in ferro. Lo scultore Renato Pisani modella i massi di trachite, la pietra tipica di Roccatederighi, il suo paese natale. Al paesaggio di Roccatederighi e della sua zona sono dedicate le immagini del celebre fotografo tedesco Harald Frey.

Il fatto che sia Meleta ad accogliere queste opere d'arte di generi così diversi non è casuale. Meleta vuole essere nell'idea della sua proprietaria, Erica Suter, una sintesi perfetta tra natura ed arte, tra frutti della terra e prodotti dell'intelletto e della sensibilità umana. Meleta è insieme produzione vinicola di grande qualità e luogo di arte e di cultura. Le etichette del vino prodotto da questa azienda sono finestrine di composizioni del pittore e scultore Riccardo Pagni, create per fondere l'arte figurativa con l'arte enologica.

L' ingresso, la facciata della cantina di invecchiamento, il soffitto sospeso della sala di degustazione e tanti altri angoli suggestivi dell'azienda rappresentano da anni la degna dimora di opere d'arte di grande valore. "Con queste opere conviviamo a Meleta ci ha spiegato Erica J. Suter, la proprietaria dell'azienda Non si tratta solo di oggetti da collezione, piuttosto è arte vissuta: questo è molto importante per me. Con lo stesso spirito assisto a concerti, balletti e letture organizzati nel piazzale sopra i vigneti".

I vigneti, il tesoro di Meleta. Questa azienda deve tutto ad Erica e a suo marito Peter Max. Quando la scoprirono era praticamente abbandonata. Peter Max Suter la acquistò e la trasformò nel giro di un paio d'anni in un'azienda modello con splendidi vigneti ed un allevamento di piccioni unico. Dopo la morte del marito, avvenuta nel 1994, Erica J. Suter ha continuato il suo lavoro. Oggi, Meleta è un'azienda moderna ed in grande espansione, in grado di offrire prospettive nuove in tema di occupazione ai giovani di Roccatederighi, il paese più vicino.

Meleta è situata a 400 metri di altitudine. L'azienda si apre verso la pianura ed il mare e trae da essi influenze climatiche positive. Contro i forti venti provenienti dall'interno è riparata dalle rocce di Roccatederighi. I terreni sono di medio impasto tendenzialmente argillosi e ricchi in scheletro con buon drenaggio, e nelle migliori esposizioni si coltivano Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Chardonnay. Tutti i vitigni sono cloni scelti con gran cura. L'azienda può contare sulla esperienza e sulla capacità di un enologo di fama come Franco Bernabei.

Ma diamo, infine, un'occhiata ai vini prodotti: il Rosso della Rocca, il vino top di Meleta; il Bianco della Rocca, secco con grande finezza; Pietrello d'Oro, vino rosso di prestigio ed il fratello minore Pietrello; Rocchigiano, vino rosato; Lucertolo, vino bianco fresco; Massaio, vino rosso di grande nobiltà; il Vin Santo, tradizionalmente invecchiato per cinque anni in caratelli sigillati; la Grappa, ottenuta dalle vinacce del Rosso della Rocca.

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