Sete Sóis Sete Luas

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 luglio 2001 23:54
Sete Sóis Sete Luas

E' un Festival internazionale nato nel 1993 come progetto promosso da una rete culturale di circa 50 piccoli comuni, appartenenti a quattro Paesi diversi: Portogallo, Italia, Spagna, Capo Verde. Il Festival valorizza principalmente il settore della musica popolare, etnica e tradizionale, ma anche quello del teatro e delle arti plastiche, riuscendo a coinvolgere nelle sue attività grandi figure della cultura europea. Sete Sóis Sete Luas ha già vinto tre volte il Premio Caledoscopio della Commissione Europea, per la dimensione europea e l'alta qualità culturale del progetto.

In nove anni di esistenza il Festival ha coinvolto nelle sue attività in Italia, in Portogallo, in Spagna e a Capo Verde grandi personalità quali il Premio Nobel José Saramago ("padrino" del Festival a cui é dedicato: "Sette Soli e Sette Lune" sono i nomi dei due personaggi del suo romanzo più famoso "Memoriale del Convento), Bernardo Bertolucci, Manoel de Oliveira, Michelangelo Antonioni, i fratelli Taviani, Cesaria Evora, Emir Kusturica.... ed i nomi più importanti della musica portoghesi che sono stati presentati in prima nazionale a Pontedera nel corso degli anni: Dulce Pontes nel 1997, la Teresa Salgueiro nel 1997 per la prima volta senza i Madredeus, nel 2000 la fadista Cristina Branco...
IL PROGETTO
Uno degli obiettivi fondamentali del progetto è quindi il decentramento culturale, ovvero la possibilità di realizzare eventi culturali di grande qualità, a costi ragionevoli, in piccoli centri del Sud Europa e di Capo Verde.

Sete Sóis Sete Luas vuole quindi favorire la nascita di uno spirito europeo comune nel campo culturale, offrendo a molti piccoli centri la possibilità di venire in contatto, spesso per la prima volta, con artisti dei Paesi del Sud Europa e dell'area del Mediterraneo. Il Festival vuole quindi contrastare lo schiacciamento culturale che i Paesi dell¹Europa Meridionale subiscono dato il predominio nei grandi mezzi di comunicazione delle forme culturali di ceppo anglosassone (nella musica questo predominio è rilevantissimo).

Si può dire con Braudel che l'Europa che interessa al Festival Sete Sóis Sete Luas è quella delle terre dove la trinità mediterranea si dà appuntamento al gran completo: l’olio d’oliva, il pane di frumento e il vino. Sete Sóis Sete Luas inoltre vuole continuare una politica di ingresso libero o a prezzi simbolici per la quasi totalitá delle manifestazioni, cercando di avvicinare agli eventi quei cittadini, specialmente i piú giovani, che possono avere difficoltá, anche economiche, ad accompagnare le attività culturali, cercando così di conquistare un nuovo pubblico.


PROGRAMMA 2001
Gli appuntamenti più importanti della sezione italiana del Festival (in programma nella sede storica di Pontedera – Pisa - ma anche a Montemurlo – Prato - Ponsacco – Pisa - e Viareggio -Lucca - dal 14 al 28 luglio 2001) sono: Camané (il 15 a Montecastello di Pontedera e il 16 a Montemurlo) 33 anni, una delle voci più straordinarie del nuovo fado, canta poeti e sentimenti, ed è già uno dei musicisti portoghesi più internazionali; Amália Rodrigues lo indicava come il suo vero erede.

Lula Pena (il 15 a Ponsacco, il 16 a Montecastello di Pontedera, il 17 a Montemurlo) 24 anni, ha già tutte le qualità di una grande cantante. Innanzitutto il dono dell’interpretazione, con cui rivisita le grandi canzoni del repertorio lusofono, poi l’originalità del suo sguardo: Lula cattura emozioni. Infine, e prima di tutto, la voce: grave, affascinante, tesa, scura, sensuale, calda, animalesca, lasciva: in sintesi una di quelle voci che non si scordano. Dona Rosa (il 17 a Montecastello di Pontedera e il 18 a Montemurlo) cieca a quattro anni, elemosinante a nove, venditrice ambulante di biglietti della lottera a ventuno, cantante di strada a trenta, scoperta dal circuito World Music a quarantadue, nono posto nelle hits europee di novembre 2000.

Il mitico re della morna capoverdiana Bana (il 18 a Pontedera, il 19 a Viareggio, il 20 a Montemurlo), e poi anche il concerto di Riccardo Tesi sulla Toscana Minore, la Viola Campaniça, i gruppi italiani Vox Populi, Fratelli Mancuso, La Macina, Cantodiscanto, Bizantina, l'incontro con il regista portoghese Pedro Costa, le raffinate ricette del cuoco portoghese Luís Soto Mayor che incontrerà il macellaio poeta carnale Dario Cecchini, l’attesissimo concerto dell'ex Madredeus Rodrigo Leão.

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