Veicoli elettrici: raddoppiano gli incentivi del Comune

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 luglio 2001 09:09
Veicoli elettrici: raddoppiano gli incentivi del Comune

Raddoppiano gli incentivi del Comune per l’acquisto dei veicoli elettrici. Per i motorini il contributo comunale è passato da 800 mila lire a 1 milione e 600 mila, per le biciclette da 300 a 600mila, per le auto da uno a due milioni. Ed ora uno scooter o una bici elettrica potranno essere acquistati con uno sconto di circa il 50% rispetto al prezzo di listino, sommando alla riduzione comunale quella prevista dello stato (800mila per il motorino, 300mila per la bici) e quella dei rivenditori (500mila e 250mila lire).

Scattano inoltre anche altri nuovi incentivi comunali: per il “kit motore” che rende elettriche le biciclette tradizionali (300mila lire), per la rottamazione dei vecchi motorini a benzina, e soprattutto per l’acquisto di mezzi elettrici per il trasporto merci, in modo da agevolare il ricambio dei vecchi diesel che circolano soprattutto nel centro storico. Per i furgoni elettrici il contributo del Comune passa da uno a sei milioni: anche in questo caso vanno aggiunti gli sconti del rivenditore (un milione) e quelli dello Stato (3 milioni per i quadricicli), per un totale di 10 milioni di riduzione del prezzo di listino, con la possibilità di leasing e scarichi fiscali per l’azienda o il professionista.

“Con queste novità, Firenze si pone all’avanguardia a livello nazionale per quanto riguarda i mezzi elettrici – afferma il vicesindaco e assessore alla mobilità Graziano Cioni – La nostra scelta è quella di favorire il più possibile l’uso di questi veicoli, che non producono inquinamento atmosferico né acustico: soprattutto all’interno della ztl, dove possono circolare liberamente, senza divieti. Puntiamo molto anche sul ricambio nel trasporto merci, per disincentivare l’uso dei vecchi mezzi diesel (furgoni, furgoncini e simili) che sono fra i maggiori produttori delle ‘polveri fini respirabili’, ovvero uno dei più micidiali agenti inquinanti.

Dall'agosto ‘97 a oggi i mezzi elettrici acquistati con gli incentivi sono stati oltre 500, ed è stato un buon risultato: ma ora, con questo nuovo sforzo economico da parte dell’amministrazione (siamo andati anche oltre alle indicazioni del consiglio comunale), mi aspetto dai fiorentini una risposta ancora più decisa”. Oltre agli sconti, sono molte le facilitazioni per chi scegli i mezzi elettrici: si può circolare nella ztl, nelle aree pedonali e nella Ztl notturna; la ricarica alle colonnine è gratis; il bollo è gratis per 5 anni (e dal sesto anno in poi la riduzione è del 75%).

Con un pieno di energia un motorino elettrico percorre 35-50 chilometri, alla velocità massima di 45 km l'ora, ed è anche possibile il “biberonaggio” ovvero la ricarica di batterie non completamente scariche. Le aziende produttrici che hanno firmato il protocollo con il Comune per l’erogazione degli incentivi sono fino ad oggi 38; mentre le colonnine di ricarica presenti sul territorio di Firenze sono 35, con oltre 150 prese elettriche.

Questo il riepilogo degli incentivi: Biciclette elettriche: dal Comune 600mila (900mila per aziende, enti, associazioni), dallo Stato 300mila, dai rivenditori 150mila).

Motorini elettrici: dal Comune 1 milione e 600mila (fino a due milioni per aziende, enti, associazioni), dallo Stato 800mila, dai rivenditori 500mila. Auto elettriche: dal Comune 2 milioni, dallo Stato 3,5 milioni, dai rivenditori un milione. Furgoni elettrici: dal Comune 6 milioni, dallo Stato 3 milioni (per i quadricicli), dai rivenditori 1 milione.

«E' da accogliere favorevolmente l'annuncio dell'assessore alla mobilità Graziano Cioni sul rilancio del sistema di incentivi per i mezzi a trazione elettrica».

E’ quanto ha dichiarato il consigliere dei DS Antongiulio Barbaro secondo il quale «si tratta di un contributo interessante allo sviluppo di modalità di mobilità individuale a minor impatto ambientale locale, che, specie in una città delicata e antica come Firenze, può aiutare a migliorare la qualità del vivere urbano». «D'altra parte giova ricordare - ha proseguito Barbaro - che tale iniziativa si muove in continuità con quella già adottata fin dal 1997 dalla giunta Primicerio, e che l'attuale Consiglio comunale aveva chiesto da tempo, con una mozione approvata a larga maggioranza il 19 gennaio 2000, e di cui ero uno dei proponenti, un rifinanziamento del fondo dedicato a tali incentivi, oltre all'aumento dell'entità del singolo contributo comunale».

«Dopo questo passo importante occorre sviluppare con determinazione altre due iniziative - ha concluso Barbaro - anzitutto è necessario informare i cittadini e le aziende delle modalità su come usufruire tale contributo, eventualmente affidando ad uno degli uffici URP una funzione specialistica a riguardo, anche come punto di semplificazione delle procedure. Poi occorre coinvolgere la rete dei mobility manager aziendali per diffondere l'iniziativa e programmare l'ulteriore estensione della rete degli attuali 35 punti di ricarica».

In evidenza