Al progetto di sostegno allo sviluppo della regione albanese della Zadrima ha aderito il Circondario della Val di Cornia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 giugno 2001 14:39
Al progetto di sostegno allo sviluppo della regione albanese della Zadrima ha aderito il Circondario della Val di Cornia

Un’esperienza interessante e utile anche per gli amministratori italiani quella del viaggio in Albania, nell’ambito di un progetto di collaborazione tra Circondario e Cospe (l’organismo che si occupa del sostegno allo sviluppo nei paesi poveri del mondo). In rappresentanza del Circondario della Val di Cornia il sindaco di Campiglia Silvia Velo e la responsabile dei Servizi sociali dell’Asl 6 Val di Cornia Neda Caroti, hanno partecipato ad un seminario sulle politiche sociali nella località di Bushat mirato allo sviluppo di una singolare realtà come quella della Zadrima.

“Abbiamo ricevuto un’accoglienza molto bella – ha detto Silvia Velo – ed abbiamo lavorato sia con gli operatori del Cospe che stanno attuando i progetti di sostegno, sia con le istituzioni”. Nell’ambito del convegno, il sindaco ha parlato della situazione economica, istituzionale e sociale della Val di Cornia, dei programmi messi in campo grazie alla sempre maggiore autonomia degli enti locali e grazie anche al lavoro di rete che viene svolto in Italia tra i vari livelli istituzionali.

Neda Caroti ha invece affrontato i temi della nuova legge sull’assistenza e su come sono stati organizzati i servizi sociali nel Circondario della Val di Cornia.
Dal viaggio sono emersi con chiarezza aspetti positivi e difficoltà della fase di riorganizzazione istituzionale che l’Albania sta vivendo. “Ad oggi gli enti locali sono praticamente impossibilitati ad erogare anche i servizi essenziali- commenta Silvia Velo - L’organizzazione è del tutto centralistica e non c’è la consapevolezza che il cittadino debba contribuire in prima persona alla creazione e al mantenimento dei servizi.

L’emergenza più grande è rappresentata dalla carenza infrastrutturale: vie di comunicazione, fognature e reti idriche, per non parlare poi degli strumenti tecnologici”.
E adesso sarà una delegazione Albanese a raggiungere la Val di Cornia per incontrare le istituzioni e visitare il territorio, non solo e non tanto dal punto di vista turistico, ma come modello istituzionale da adattare al loro paese nell’ottica di un miglioramento generale.

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