L’incrocio tra domanda e offerta di lavoro è una delle attività innovative della riforma dei Centri per l’impiego

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 giugno 2001 14:38
L’incrocio tra domanda e offerta di lavoro è una delle attività innovative della riforma dei Centri per l’impiego

Rappresenta una modalità di attuazione del decreto legislativo 181 del 2000. Il servizio è il momento di congiunzione, attraverso la consulenza nella preselezione, tra chi cerca e offre lavoro. I Centri per l’impiego sono nuovi servizi che offrono gratuitamente alle imprese consulenza in ambito di collocamento e politica attiva del lavoro. Oltre all’attività di orientamento e formazione i Centri incrociano domanda e offerta di lavoro in banche dati a cui le imprese possono accedere per preselezionare figure professionali necessarie ai propri bisogni, usufruendo senza alcuna spesa di un servizio di supporto nella ricerca del personale.

Il consulente dello sportello informativo intervista l’imprenditore per delineare il profilo professionale ricercato; pubblicizza gli elementi salienti della posizione tramite la banca dati e la stampa periodica su alcuni quotidiani (in cui il nome della società rimane anonimo); riceve le autocandidature dagli interessati e preseleziona alcuni nominativi, inviando all’impresa una rosa di candidati coerenti con la figura professionale richiesta.
Altra opportunità il bonus per la formazione individuale degli occupati.

Sulla base della legge 236 del 1993 è possibile ottenere un finanziamento sino a £. 2.500.000 per accedere a interventi formativi mirati a soddisfare esigenze e prospettive professionali individuali. Questa opportunità vuole rendere effettivo il diritto di ogni lavoratore a sviluppare e aggiornare le proprie competenze e abilità professionali lungo tutto l’arco della vita, al fine di scongiurare rischi di obsolescenza delle competenze e di esclusione dal mondo produttivo. Possono avanzare domanda di finanziamento tutti gli occupati dipendenti di imprese assoggettate al versamento dello 0,30% del monte salari INPS quale contributo integrativo per l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione.

Sono ammessi i lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato, part-time, tempo determinato e anche i soggetti con contratto di collaborazione coordinata e continuativa. La domanda va indirizzata all’Ente provinciale.
Per la competitività e la valorizzazione delle risorse umane è necessario collegare le imprese alle potenzialità del sistema formativo (stage aziendali, ecc.). L’obiettivo è l’individuazione di percorsi formativi con finanziamenti pubblici sia per inoccupati che per occupati.

Per accedere a questi percorsi è necessario però che la singola impresa disponga del supporto di un centro di documentazione (consortile, di categoria, ecc.) su disposizioni legislative, avvisi pubblici di partecipazione, formulario di procedure, aspetti contabili e rendicontazione, oltre che per la progettazione, sviluppo e l’organizzazione dell’attività formativa.

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