Via libera allo "spazio multietnico": sorgerà ai giardini accanto al Teatro dell'Acqua

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2001 00:27
Via libera allo

Via libera per il progetto dello “spazio multietnico” elaborato dall’Amministrazione Comunale. La giunta nelle seduta di ieri ha approvato la delibera proposta dagli assessori Francesco Colonna e Marzia Monciatti. Il mercato con attività di esposizione, promozione e scambio-cessione dietro offerta, di prodotti artigianali tipici, in modo particolare di quelli realizzati nei paesi d’origine dei singoli operatori, sorgerà nei giardini accanto al Teatro dell’Acqua e proseguirà sui lungarni Pecori Giraldi.

Nello spazio saranno ospitati circa 100 banchini di dimensioni 2x1. Il soggetto organizzatore e gestore dello spazio, in via provvisoria e temporanea, sarà la società Diamono. Nel regolamento è previsto che sia il Comune a predisporre le attrezzature che saranno concesse in uso, dietro compenso, alla società Diamono, alla quale il Comune concederà in uso anche l’area per la quale è prevista la corresponsione, con gli abbattimenti previsti, della Cosap. Al Comune spetterà la funzione di vigilanza dello spazio e delle attività che vi si svolgono.

Al fine di valutare l’impatto del progetto, in particolare per quel che riguarda la mostra dei prodotti artigianali ed etnici sulla realtà cittadina, anche rispetto all’obiettivo di favorire l’abbandono di forme di vendita di prodotti contraffatti e irregolari da parte di cittadini extracomunitari, viene istituito un Osservatorio che, in base alla relazione della società Diamono e dei dati raccolti, elaborerà per conto dell’Amministrazione Comunale valutazioni e proposte. La società Diamono, in qualità di soggetto organizzatore, dovrà attenersi a una serie di criteri: alla mostra dovranno e potranno partecipare solo cittadini extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno sul territorio italiano ed eventuali altri operatori individuati dall’Amministrazione Comunale; la mostra deve consistere prevalentemente nell’esposizione di prodotti artigianali e di provenienza dei paesi di origine dei cittadini extracomunitari; lo spazio per la mostra-scambio-cessione avrà come modulo base 2 metri per uno.

Da questo momento in poi si procederà all’avvio del mercato e, in contemporanea, partiranno i piccoli lavori estetico-funzionali (ad esempio alle aiuole) che renderanno l’area più funzionale allo scopo. La parte destra del giardino sarà destinata alle attività “commerciali”, mentre quella sinistra a eventi culturali e di spettacolo, e somministrazione di alimenti e bevande. L’orario di apertura è fissato dalle 10 alle 20 (dal 1° novembre al 31 marzo) e dalle 9 alle 24 (dal 1° aprile al 31 ottobre).

“Con questo atto, si chiude il lavoro per la definizione dello spazio multietnico a Firenze – afferma l’assessore allo sviluppo economico Francesco Colonna –. Come si ricorderà, il 12 giugno scorso il sindaco Domenici aveva deciso di assumere sulla sola amministrazione comunale il compito di definire le modalità del nuovo spazio, a causa dell’impossibilità di mettere d’accordo su un progetto le altre forze economiche della città. In due settimane abbiamo quindi potuto definire la delibera, per procedere ora all’organizzazione degli spazi”.

“Abbiamo concluso una fase complessa – aggiunge l’assessore all’Immigrazione Marzia Monciatti – ed ora ci attende il lavoro di costruzione concreta del mercato. Ci aspettiamo un grande contributo da parte degli extracomunitari presenti a Firenze, per condividere e realizzare insieme il progetto. Credo che questa, insieme alle altre iniziative che ci vedono impegnati sul fronte dell’integrazione e del lavoro, potrà essere una importante opportunità di occupazione per i giovani stranieri presenti a Firenze”.

“A questo punto – conclude l’assessore Colonna – non solo abbiamo realizzato quanto promesso, ma abbiamo individuato uno spazio che potrà essere punto di incontro per tutta la cittadinanza. E’ infatti previsto anche un intervento di recupero estetico-funzionale del giardino, a riprova dell’intenzione del Comune di integrare, nel senso più completo del termine, l’attività che si svolgerà in quell’area. I passi successivi riguarderanno la completa realizzazione di quanto previsto dalla delibera”.

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