Inchiesta Alta Velocità: sequestrata una nuova discarica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2001 00:45
Inchiesta Alta Velocità: sequestrata una nuova discarica

Altri 43 indagati dalla Procura di Firenze, mentre ieri una nuova discarica è stata sequestrata dai carabinieri del Noe nel territorio di Monte San Savino nell'ambito dell'inchiesta che ha portato al blocco dei lavori dell'Alta velocità.
La Provincia ha assunto l’iniziativa di convocare un incontro con la Comunità Montana del Mugello ed i sindaci dei Comuni interessati all’Alta Velocità per la costituzione di un coordinamento istituzionale. Scopo del coordinamento sarà quello di seguire gli sviluppi della situazione e garantire il rispetto delle normative in materia di tutela dell’ambiente e di difesa del territorio.
Nel dare comunicazione dell’iniziativa del suo ente il presidente della Provincia, Michele Gesualdi, esprime oggi la preoccupazione per le conseguenze che avrebbe il permanere di una situazione di incertezza nei cantieri dell’Alta Velocità.


“Fermo restando da parte nostra il massimo rispetto dell’intervento della magistratura – dice Gesualdi – ci sono oltre mille lavoratori impiegati che non possono rischiare di pagare il prezzo di un lungo periodo di interruzione delle attività e di incertezze. Essi hanno diritto a che si faccia chiarezza quanto prima”.
“D’altro canto – aggiunge il presidente della Provincia – ci deve essere da parte degli enti locali un impegno forte perché siano rispettate tutte le norme che tutelano l’ambiente e la sicurezza dei lavoratori”.
Infine la Provincia solleva una terza questione: “Vi è il pericolo – conclude Gesualdi - che il fermo dei cantieri crei seri problemi al territorio, ambientali ed economici”.
"Denunciamo ancora una volta le gravissime responsabilità del Centrosinistra e in particolare dei DS -afferma un documento di Rifondazione comunista- che con gli accordi del luglio 1995 e successivi hanno consegnato il territorio in Toscana a un'opera disastrosa e a un blocco di imprese e interessi oggi degnamente rappresentati dal Governo Berlusconi e dal neoministro Lunardi, che sarebbe direttamente coinvolto nel progetto".

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