Sono 48 i concerti proposti dagli Amici della Musica di Firenze nella nuova Stagione 2001-2002

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 giugno 2001 00:44
Sono 48 i concerti proposti dagli Amici della Musica di Firenze nella nuova Stagione 2001-2002

Ancora un cartellone particolarmente vario e ricco di novità, che riconferma e rafforza ulteriormente il ruolo di rilievo rivestito dall’Associazione nel panorama concertistico nazionale da oltre ottant’anni. Il prestigio e la varietà delle proposte si sposa, da quest’anno, ad una possibilità di scelta altrettanto ampia fra vari turni di abbonamento. Ai consueti turni A (48 concerti, pomeridiani e serali), B (24 concerti pomeridiani), C (24 concerti serali) e all’abbonamento per i giovani “Musicamici”, si affiancano difatti le nuove formule Bpiù e Cpiù, pensate appositamente per chi desideri assicurarsi un numero di concerti inferiore a quello offerto dall’abbonamento completo ma senza limitazione di scelta fra le manifestazioni pomeridiane del Sabato e quelle serali della Domenica: il turno Bpiù offre difatti la possibilità di assistere a tutti i concerti pomeridiani e in più a sette serali, il Cpiù a tutti i concerti serali e in più a sette pomeridiani.
La Stagione 2001-2002 degli Amici della Musica Firenze si apre con il nome prestigioso di Ton Koopman, nella doppia veste di direttore e clavicembalista affiancato dalla sua Amsterdam Baroque Orchestra per offrire un florilegio di musica barocca incentrato su Bach e i Brandeburghesi (6 Ottobre).

Fin dal concerto inaugurale viene così affermato uno dei motivi conduttori della nuova programmazione, che ha voluto riservare uno spazio particolare al repertorio antico e barocco. Di assoluto rilievo sono non a caso anche gli altri nomi chiamati a rappresentare un genere particolarmente amato dal pubblico, e fra i quali troviamo l’Orchestra Barocca di Venezia diretta da Andrea Marcon e con Giuliano Carmignola violino solista ad offrire un programma che include anche le celeberrime Quattro Stagioni di Vivaldi (21 Ottobre).

Un’autentica perla di questa panoramica nel fastoso mondo barocco viene offerta dal concerto del Bach Collegium Japan guidato da Masaaki Suzuki: uno dei migliori gruppi in assoluto al mondo, lodato con entusiasmo dalla critica specializzata, offre l’esecuzione della Messa in si minore di Bach, autentico monumento sacro di ogni tempo (3 Novembre). Ancora dedicati alla musica antica e barocca sono gli appuntamenti con Christophe Rousset ed alcuni componenti del noto ensemble Les Talens Lyriques (8 Dicembre), con il raffinato clavicembalista Andreas Staier (9 Dicembre) e con il principe della viola da gamba Jordi Savall (25 Febbraio).
Non mancherà neppure un’attenzione al repertorio del Novecento storico ed alla produzione contemporanea, quest’ultima spesso rappresentata da prime esecuzioni nazionali.

Già il programma del giovane Quartetto Klimt, tre archi ed un pianoforte, incastona Schnittke fra Dvorak e Brahms (27 Ottobre), così come nel concerto del Quartetto Sciostakovic troviamo ancora Schnittke fra quartetti per archi di Glazunov e Sciostakovic (2 Dicembre); nel programma del Quartetto Keller e del violoncellista Miklos Perenyi il Quartetto n. 1 di Ligeti è invece affiancato al noto Quintetto di Schubert (23 Febbraio). Vere e proprie novità per l’Italia sono poi il brano di Maric presentato dalla grande violinista Viktoria Mullova e da Katia Labeque al pianoforte (2 Febbraio), il Quintetto con fagotto di Marsalis interpretato da Milan Turkovic e dal Quartetto Artis (3 Febbraio), ed il nuovissimo Quartetto di Kurtag affidato all’Ensemble Sandor Vegh , una pagina che viene affiancata al Quintetto op.

1 di Dohnanyi col pianista Alexander Madzar (16 Marzo). Una formazione di rilevanza internazionale come il Quartetto di Tokyo presenta inoltre, sempre in prima esecuzione italiana, due recenti composizioni di Turina e Tower, ciascuna all’interno di due concerti dedicati a Brahms: nel primo appuntamento, al Quartetto di Tokyo si unisce la pianista Elisabeth Leonskaja per il noto Quintetto op. 34 (13 Aprile), mentre nel secondo tocca alla strepitosa Sabine Meyer interpretare le malinconiche volute del clarinetto nel Quintetto op.

115 (14 Aprile).
Vero cuore della Stagione 2001-2002 è il concerto di Yo-Yo Ma, lo strepitoso violoncellista che rinnova il lungo ed affettuoso sodalizio artistico con gli Amici della Musica con l’unico recital in Italia (18 Novembre). Yo-Yo Ma è nell’occasione anche un padrino d’eccezione, perché inaugura ufficialmente “La via della seta”, il nuovo progetto internazionale, multidisciplinare e pluriennale mirato a documentare il fitto reticolato di interscambi e contaminazioni culturali che la storia ha intessuto fra Oriente ed Occidente.

Concerti, mostre, ricerche etno-musicologiche e numerose altre iniziative che in Italia avranno come terminale nazionale proprio gli Amici della Musica, secondo una precisa volontà dello stesso Yo-Yo Ma. Nella medesima giornata (ore18.30) sarà proprio Yo-Yo Ma a presentare al pubblico “La via della seta”.
Cicli e concerti monografici, dedicati a particolari repertori o a temi specifici, tornano ad animare anche questo cartellone della Stagione 2001-2002. Ad imporsi è anzitutto l’affascinante “Progetto Beethoven”, promosso congiuntamente dagli Amici della Musica Firenze e dall’Unione Musicale di Torino: ideale prosecuzione dell’integrale delle Sonate condotta in porto con pieno successo da Andrea Lucchesini, ora l’esplorazione dell’universo beethoveniano prosegue con tutte le Nove Sinfonie e tutti i Concerti, i cinque per pianoforte, quello per violino, il Triplo, la Fantasia Corale.

Interpreti tutti italiani per il “Progetto Beethoven”, con protagonisti assoluti l’Orchestra da Camera di Mantova ed il suo direttore Umberto Benedetti Michelangeli, affiancati nei primi tre appuntamenti di questa Stagione anche dal pianista Andrea Lucchesini (17 Novembre, 16 Febbraio, 6 Aprile). Un nuovo progetto ciclico viene avviato anche da Andras Schiff, il grande pianista di origini ungheresi che stavolta propone “Chopin ed i suoi idoli”, un’inconsueta quanto accattivante incursione nel mondo sonoro di Chopin visto attraverso quegli autori che, direttamente o indirettamente, lo ispirarono come veri e propri modelli di riferimento.

Nei primi due appuntamenti, accanto a pagine chopiniane troviamo così anche Bach, Mozart e Scarlatti (19 Gennaio e 9 Febbraio). Significativa anche la proposta dell’integrale dei Concerti per violino di Mozart, varata da Uto Ughi come solista e direttore con i Filarmonici di Roma (26 Gennaio). Forte del successo ottenuto, il pianista Alexander Lonquich prosegue il percorso particolarmente interessante di “Ravvicinamenti: opere conosciute ed autori immaginati”: si tratta di concerti che accostano pagine tratte dal più consueto repertorio, ma suonate su strumenti d’epoca, a musiche che, per varie ragioni, non rientrano invece nel repertorio più diffuso della letteratura pianistica.

Se Fauré e Messiaen vengono così messi al fianco di Schumann (15 Dicembre), anche Janacek può rivelarci la qualità delle sue pagine pianistiche accanto a Schubert (7 Aprile). Segue il principio dell’accostamento anche il suggestivo itinerario di “NonsoloBartók” affidato al Quartetto Fonè: l’intento è di rivelare la matrice popolare nella musica per quartetto d’archi, partendo dall’esperienza di Bartók. Nei nuovi appuntamenti del ciclo, il musicista ungherese trova la sua pietra di paragone in Haydn e Ciaikovsky (28 Ottobre), ma anche in Brahms (10 Febbraio).
Anche la più tradizionale letteratura cameristica, in formazioni variamente assortite, vede sfilare alcuni dei più significativi nomi del panorama concertistico internazionale.

Il violinista Frank Peter Zimmermann si presenta con il pianista Enrico Pace per un programma di capolavori di Bach, Schumann e Beethoven (13 Ottobre), Renaud Capuçon e Frank Braley si dedicano alla medesima letteratura ma sconfinando fino a Prokofiev (23 Marzo), mentre la nota violista Kim Kaskashian affronta col pianista Robert Levin anche un dimenticato piccolo gioiello schubertiano come la Sonata “Arpeggione” (10 Novembre). E ancora una violista non meno nota come Tabea Zimmermann si unisce al violino di Joseph Silverstein, al violoncello di Jean Guihen Queyras ed al pianoforte di Pierre Laurent Aimard per un concerto aperto dal sublime Quartetto KV 493 di Mozart (4 Novembre).

Il rinomato violoncellista Steven Isserlis si unisce al pianista Olli Mustonen in un concerto per intero dedicato a Beethoven (2 Marzo). Due gruppi davvero strepitosi nel panorama concertistico internazionale, emblema di diverse ma ugualmente pregevoli scuole interpretative, rappresentano l’accattivante letteratura per violino, violoncello e pianoforte: sono gli italiani Massimo Quarta, Enrico Dindo e Pietro De Maria, interpreti fra l’altro del Trio op. 99 di Schubert (15 Novembre), e gli austriaci del Trio Altenberg Wien, alle prese con un programma che riunisce due capolavori di Beethoven e pagine di Schönberg di raro ascolto.

Le letteratura per quartetto d’archi coinvolge formazioni di non minor prestigio: il Quartetto Tetzlaff, con Haydn, Dvorak e Schönberg (24 Novembre), il superlativo Quartetto Artemis, per l’occasione alle prese con un programma diviso fra Mozart e Beethoven (16 Dicembre), il Quartetto Lindsay, impegnato ad eseguire anche “La morte e la fanciulla” di Schubert (17 Marzo). L’affascinate unione di quattro archi e pianoforte risuona nei concerto “Per Maria Tipo”, omaggio nel nome di Schumann e Brahms offerto dal Quartetto di Fiesole e dai pianisti Andrea Lucchesini e Pietro De Maria alla grande didatta e concertista (12 Gennaio).

Agli archi dell’American String Quartet si unisce invece il clarinetto del grande Richard Stoltzman, per un programma che include anche il Quintetto KV 581 di Mozart (24 Febbraio).
La nuova Stagione riconferma l’attenzione verso il repertorio vocale, con concerti dedicati al Lied, ma anche a tutte le altre forme musicali che si esprimono attraverso il canto. Spicca così il recital di Barbara Hendricks, in maniera significativa intitolato “Porgy an Bess and More”, ricognizione piacevole nel mondo di Gershwin ma anche di Duke Ellington, col sostegno pianistico di Geoffrey Keezer (27 Gennaio).

E altrettanto affascinante quanto atteso si annuncia il concerto di Fredrica von Stade, mezzosoprano di fama mondiale che, accompagnata dal pianista Martin Katz, si avventura nel tormento dei Lieder di Mahler, senza disdegnare il fascino spumeggiante dell’operetta di Offenbach, le seducenti melodie dei songs di Bernstein, e svelandoci uno sconosciuto Schönberg autore di canzoni da cabaret (3 Marzo). Il baritono Simon Keenlyside, annoverato fra le migliori nuove promesse del canto, affronta invece le angosce e le inquietudini della “Winterreise” di Schubert, affiancato dal pianista Graham Johnson (10 Marzo).

Tornano poi i mitici King’singers, geniale gruppo di voci maschili celebre in tutto il mondo per la virtuosistica bravura delle loro interpretazioni: il programma del loro concerto trascolora, con la consueta vivace disinvoltura, da Gesualdo a Poulenc a canzoni della musica tradizionale (20 Gennaio).
Infine, una brillante serie di pianisti. Oltre al nome già ricordato di Schiff, la nuova Stagione ha come protagonisti di recital pianistici Paul Badura-Skoda (20 Ottobre), i russi Mikhail Pletnev (25 Novembre) ed Evegeny Koriolov (1 Dicembre), impegnati rispettivamente con pagine di grande presa emotiva come la Grande Sonata di Ciaikovsky ed i Quadri di un’esposizione di Musorgsky.

Louis Lortie si cimenta con un programma che esplora le suggestioni notturne e fantastiche in pagine di Schumann, Liszt, Carter e Ravel, mentre Bruno Canino propone l’eleganza spiritosa e salottiera di pagine beethoveniane, fra le quali la celeberrima “Per Elisa” (9 Marzo).

“SETTEMBRE MUSICA” 2001 - XV EDIZIONE
12-28 Settembre 2000
Saloncino del Teatro della Pergola
Un festival dedicato ai giovani interpreti tra cui anche ex allievi delle master classes degli Amici della Musica di Firenze
Il consueto appuntamento autunnale di “Settembre Musica”, giunto alla sua XV edizione, è quest’anno dedicato in modo particolare a giovani musicisti, solisti o riuniti in gruppi cameristici, per lo più italiani.

Nelle 12 manifestazioni della nuova edizione di “Settembre Musica” (12-28 Settembre) saranno dunque presenti giovani promesse del concertismo, musicisti risultati vincitori in importanti concorsi nazionali ed internazionali, nonché scelti in rappresentanza delle migliori scuole di formazione toscane, come la Scuola di Musica di Fiesole e l’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Alcuni di loro si sono inoltre distinti nei corsi di alto perfezionamento organizzati annualmente dagli Amici della Musica Firenze.

Quest’anno le manifestazioni di “Settembre Musica” si svolgono al Saloncino del Teatro della Pergola, il suggestivo spazio del prestigioso teatro fiorentino inaugurato la scorsa primavera.
Il concerto d’apertura di “Settembre Musica” 2001 è affidato al Trio Jacqueline di Matteo Fossi (pianoforte), Lorenza Borrani (violino) e Jacopo di Tonno (violoncello), impegnati in un accattivante programma che spazia da Mozart a Sciostakovic (12 Settembre). S’impongono poi le presenze dei vincitori di prestigiosi concorsi internazionali.

Il Duo Downes, vincitore del Premio “Trio di Trieste” 2000, propone alcune pietre miliari della letteratura per violoncello e pianoforte scritte da Beethoven, Schumann e Brahms (13 Settembre), mentre l’Ars Trio, fresco della recente vittoria al medesimo concorso, apre con il celebre Trio “Gli spettri” di Beethoven un concerto dedicato all’affascinante unione di pianoforte, violino e violoncello (20 Settembre). Doppia anche la presenza dei giovani artisti che si sono imposti al Premio “Vittorio Gui”: affermatosi nell’edizione del 2000, il Duo Blondel propone una serata che ha per protagonista l’abbinamento di viola e pianoforte e che include un capolavoro come Lachrymae di Britten (18 Settembre); premiato nel 1998, lo strepitoso Duo Tchekmazov-Nuzova si presenta invece con alcune delle più belle pagine per violoncello e pianoforte, fra le quali spicca l’“Arpeggione” di Schubert (25 Settembre).

Il medesimo repertorio cameristico è affrontato dal violoncellista Jing Zhao e dal pianista Folco Vichi, protagonisti di una serata realizzata in collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana di Siena (27 Settembre). Il pianista Luca Ballerini, allevato alla Scuola di Musica di Fiesole, si cimenta con Schönberg, Schumann, Ravel e Bartok (21 Settembre), e ancora su pagine pianistiche, ma tratte dalla letteratura per quattro mani, è incentrato il concerto di Sabina Concari e Silvia Cuccurullo (26 Settembre).

Dalla Scuola di Musica di Fiesole proviene anche il Quartetto Arion, che offre una panoramica sulla forma del quartetto d’archi attraverso Schumann, Prokofiev e Beethoven (14 Settembre). Un particolare spazio all’interno della nuova edizione di “Settembre Musica” è poi occupato dal concerto del violoncellista Adrian Brendel e del pianista Tim Horton, assieme o da soli per un concerto che include pagine di Beethoven e rari brani di Kurtag (17 Settembre). Infine, due concerti hanno per protagonisti i più promettenti musicisti che hanno frequentato i corsi di alto perfezionamento degli Amici della Musica: Luigi Zimmiti al clarinetto e Ivan Manzella al pianoforte offrono un programma che include la Sonata op.

120 n. 1 di Brahms ma anche una virtuosistica pagina di Benny Goodman (19 Settembre), mentre la cantante Lucia Sciannimanico ed il pianista Marco Ripetti propongono un’interessante quanto originale incursione nella produzione vocale degli inizi del secolo scorso (28 Settembre).

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