Inaugurazione del 248° anno accademico dei Georgofili

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 marzo 2001 13:52
Inaugurazione del 248° anno accademico dei Georgofili

“Vorrei sollecitare un particolare impegno a tutti coloro che operano nella ricerca agro-alimentare affinché siano date ai consumatori certezze sulla qualità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole”. E’ quanto ha detto il sindaco Leonardo Domenici, nella cerimonia di inaugurazione del 248° anno accademico dei Georgofili, in Palazzo Vecchio.
“BSE, Afta epizootica sono solo gli ultimi nomi entrati nel nostro vocabolario quotidiano – ha continuato il primo cittadino -.Così come le biotecnologie e gli interventi genetici in agricoltura evocano ipotesi e scenari dai tratti ancora poco distinguibili.

In questo campo dobbiamo sentirci in prima linea tutti. Parlamento italiano ed europeo, amministratori locali e regionali, ricercatori, imprenditori debbono fare della qualità l’elemento distintivo delle produzioni agricole e agro-alimentari”. Il sindaco di Firenze non si è riferito solo ai parametri igienico sanitari, quali prerequisiti essenziali della garanzia sui prodotti, ma anche alla necessità di incentivare la nascita di nuove DOP e IGP, nonché delle attestazioni di specificità.

Importanti sono anche la tutela ambientale delle aree territoriali sedi di produzione di qualità garantita e l’incentivazione della commercializzazione di prodotti agricoli sicuri, facilitando sia le associazioni di prodotto sia la realizzazione di un’agricoltura biologica o comunque di alta qualità. “Il recupero di un rapporto di fiducia con i consumatori, con i cittadini non può sorgere solo dalla costituzione di un’agenzia nazionale per la sicurezza alimentare – sottolinea il sindaco -.

Produttori e ricercatori devono essere in prima fila nel saper coniugare le innovazioni scientifiche, le nuove tecnologie, anche genetiche, con un miglioramento della produzione alimentare”. “Credo che l’Unione Europea, soprattutto nel dibattito per gli accordi del WTO, - ha concluso Domenici - debba invece proporre una griglia di controlli e di tutele per rendere la globalizzazione in agricoltura sempre meno selvaggia”.

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