"Il dono" al Palazzo delle Papesse di Siena sabato 2 giugno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 marzo 2001 18:29

La mostra Il dono, che riunisce opere di circa trenta artisti contemporanei tra cui figurano personalità di primo piano della scena artistica internazionale degli ultimi trent’anni e giovani artisti emergenti, si propone di esplorare in tutta la loro ambiguità le nozioni di dono, omaggio, dedica, offerta, invito e ospitalità. In un mondo sempre più dominato dalla rigida regolamentazione dei rapporti personali e popolato da oggetti concepiti come prodotti da consumare, alcuni aspetti della pratica artistica contemporanea sembrano sottolineare l’importanza di gesti gratuiti e disinteressati, capaci di dar luogo a una nuova relazione tra artista, opera d’arte e spettatore.

Nel tentativo di mostrare la ricchezza di significato insita nei gesti del dare e del ricevere – ricchezza ormai pressoché dimenticata a causa dell’onnipresente standardizzazione e mercificazione della pratica del regalo in rituali commerciali e mediatici come quello del Natale – la mostra presenta opere di volta in volta pensate come doni di cose e doni di sé, doni del proprio corpo e doni di simboli, dediche e omaggi, dispersioni gratuite e gesti disinteressati, segni di invito e di ospitalità.

Il quadro che emerge dall’insieme delle opere esposte non indica tanto la necessità di una nostalgica rivalutazione della generosità e dell’altruismo, bensì mostra tutte le ambiguità della pratica del donare: ogni dono (che si tratti di un regalo, di un omaggio, di una dedica o di un’offerta di ospitalità) si rivela sempre ambiguamente sospeso fra l’interesse e il disinteresse, la generosità e l’offesa, la seduzione e l’insidia, l’omaggio e la sfida. Donare, infatti, significa certamente compiere un atto di devozione e rispetto verso l’altro, ma nasconde spesso il tentativo di affermare la propria superiorità e di sfidare l’altro a rispondere con un dono equivalente o superiore.

Scopo della mostra, dunque, è quello di invitare lo spettatore a riflettere sulle molteplici implicazioni insite negli atti del donare e del ricevere e sulle diverse forme di relazione interpersonale che questi atti possono produrre.
L’elaborazione del concetto della mostra – che attinge alla grande tradizione di studi sul dono prodotti nell’ambito dell’antropologia e della filosofia da figure come quelle di Marcel Mauss, Lévy-Strauss, Bataille, Derrida, Baudrillard e Marion – è avvenuta durante il convegno internazionale “Figure del dono e dell’ospitalità nella pratica artistica contemporanea” organizzato dai curatori e dall’artista Massimo Kaufmann, con la sponsorizzazion della Herno SpA, nel gennaio 2000 presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia.

Al convegno hanno partecipato personalità di rilievo come i filosofi Jean Baudrillard e Riccardo Caldura; lo storico Giovanni Levi; gli antropologi Alain Caillé e Franco La Cecla; i critici d’arte Chiara Bertola, Lorand Hegyi, Cornelia Lauf, Henry Meyric Hughes, Sergio Risaliti, Marco Senaldi, Angela Vettese; gli artisti Maggie Cardelus, Marie-Ange Guilleminot, Joseph Kosuth, Eva Marisaldi, Roee Rosen, gli scrittori Daniele Del Giudice e Tiziano Scarpa. Scopo del convegno, che si è svolto nella forma di un seminario di tre giorni a porte chiuse, è stato quello di raccogliere interventi diversi su due temi: a) quali sono le forme che hanno assunto nella società contemporanea le antiche pratiche del donare e del ricevere, dall’offerta al sacrificio, dal tributo all’elargizione, dalla dedica all’elemosina; b) in che modo la ricchezza della pratica del dono si manifesta nella produzione artistica contemporanea.

Durante i tre giorni del convegno, generosamente sponsorizzato dalla Herno SpA, si sono succeduti interventi e dibattiti che hanno originato buona parte dei saggi che sono presentati nel catalogo della mostra.
Gli artisti in mostra
Come si è detto, la mostra presenta opere di circa quaranta artisti di diversa provenienza, tra cui si trovano opere storiche come quelle di Yves Klein, Piero Manzoni e Man Ray, personalità di primo piano della scena artistica internazionale degli ultimi trent’anni (come Marina Abramovic, Vito Acconci, Louise Bourgeois, Joseph Kosuth, Ana Mendieta e Yoko Ono), artisti affermatisi tra la seconda metà degli anni ’80 e la prima metà degli anni ‘90 (come Clegg & Guttman, Jochen Gerz, Felix Gonzalez-Torres, Mona Hatoum, Gabriel Orozco), e giovani artisti che si sono imposti a livello internazionale negli ultimi anni (tra cui i giapponesi Mariko Mori e Yutaka Sone, i cinesi Cai Guo Qiang, Zhang Huan e Lee Mingwei, i thailandesi Navin Rawanchaikul e Rirkrit Tiravanija, i francesi Marie-Ange Guilleminot e Mathieu Laurette, gli italiani Lara Favaretto, Massimo Kaufmann, Luca Pancrazzi e Patrick Tuttofuoco, l’israeliano Roee Rosen). Nella mostra verrà inoltre presentato un contributo video di Enrico Ghezzi sul tema del dono e dell’ospitalità.
Elenco degli artisti:
Vito Acconci, Louise Bourgeois, Clegg & Guttman, Lara Favaretto, Jochen Gerz, Dominique Gonzalez-Foerster, Felix Gonzalez-Torres, Marie-Ange Guilleminot, Jens Haaning, Mona Hatoum, Carsten Höller, Zhang Huan, Massimo Kaufman, Yves Klein, Joseph Kosuth, Matthieu Laurette, Piero Manzoni, Gordon Matta-Clark, Cildo Meireles, Ana Mendieta, Lee Mingwei, Mariko Mori, Yoko Ono, Gabriel Orozco, Luca Pancrazzi, Navin Rawanchaikul, Man Ray, Roee Rosen, Andreas Slominsky, Yutaka Sone, Rirkrit Tiravanija, Patrick Tuttofuoco.

Il catalogo
Il catalogo della mostra, prodotto dal Palazzo delle Papesse in collaborazione con l’editore Charta, conterrà tutte le immagini delle opere in mostra e circa venti saggi scritti, oltre che dai curatori Gianfranco Maraniello e Antonio Somaini e dal direttore del Palazzo delle Papesse Sergio Risaliti, da critici d’arte, filosofi, antropologi e scrittori di fama internazionale.

Tra gli autori figurano i filosofi Hans-Dieter Bahr, Jean Baudrillard, Riccardo Caldura, Jacques Derrida, Raoul Kirkmayr, Jean-Luc Marion, Jean-Luc Nancy; i critici d’arte Chiara Bertola, Nicolas Bourriaud, Cornelia Lauf, Yehuda Safran, Marco Senaldi, Angela Vettese; gli antropologi Alain Caillé, Franco La Cecla e Antonio Marazzi; lo scrittore Emanuele Del Giudice; gli studiosi di letteratura Nicola Gardini e Martino Marazzi.

Collegamenti
In evidenza