Riadottato il Piano provinciale rifiuti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 marzo 2001 12:51
Riadottato il Piano provinciale rifiuti

27 marzo 2001 - Il Consiglio Provinciale di Firenze ha adottato le modifiche e le integrazioni allo stralcio di Piano Provinciale di Gestione dei rifiuti urbani e assimilati, apportate in seguito alle prescrizioni e raccomandazioni impartite dalla Regione Toscana.
Le modifiche del piano sono state adottate con i voti di Ds, Ppi, Democratici, Pdci, Verdi e Gruppo Misto. Contrari Fi, An, Ccd e Rc.
In occasione della riadozione del piano il Consiglio ha approvato tre mozioni di accompagnamento allo stesso, tutte proposte dai consiglieri di Rifondazione ed emendate dall’assemblea.

La prima sollecita tutte le iniziative necessarie per intervenire sui modi di produzione, distribuzione e consumo delle merci, estendendo accordi e progetti, prevedendo incentivi alle aziende e ai consumatori e favorendo un circuito di attività economiche intorno alla raccolta differenziata. La seconda sostiene la necessità di realizzare all’interno delle scuole e degli edifici pubblici un progetto per ridurre la produzione di rifiuti e promuovere la raccolta differenziata. La terza indica nell’indipendenza degli strumenti di controllo la prima condizione da garantire a tutela della salute pubblica, dell’ambiente e di un corretto utilizzo delle risorse; a tal scopo, d’accordo con i sindaci, si dovranno individuare strumenti autonomi ed indipendenti per il controllo della qualità ambientale.
E’ stata invece respinta una lunga serie di emendamenti presentati rispettivamente dal gruppo di Rifondazione e da quello di Forza Italia.


I rilievi mossi dalla Regione rispetto al Piano già adottato dal Consiglio Provinciale nella primavera del 2000, riguardavano in particolare l’obbligo di individuazione del sito del nuovo termovalorizzatore della Piana per il quale non era stata indicata la esatta localizzazione; la Regione chiedeva inoltre di fare riferimento ai dati di produzione del rifiuto riferiti all’anno 1999 e non al 1997.
Il nuovo piano non soltanto risponde alle prescrizioni regionali, ma offre una completa rivisitazione del sistema impiantistico di gestione dei rifiuti dell’ATO n° 6, definendo anche una serie di accordi con altri ATO della Regione Toscana e con la Provincia di Bologna, volti ad una migliore gestione dei rifiuti e ad un più razionale utilizzo del sistema impiantistico esistente.
In tal modo si riuscirà a dare certezza sullo smaltimento e sulla corretta gestione dei rifiuti, limitando il ricorso, anche per la fase transitoria, ad impianti fuori ATO che comportano costi superiori per i cittadini.
I criteri ispiratori del Piano e i fondamentali obiettivi che lo stesso si propone sono volti a stabilizzare la produzione di rifiuto in Provincia di Firenze , conseguendo al 2005 una riduzione del 6% rispetto ai livelli di produzione del 1999, nonché a conseguire ambiziosi obiettivi di raccolta differenziata (40 % al 2003 e 45% al 2005).
Si prevede infatti di passare da una produzione annua complessiva di rifiuto di 465.000 ton.

nell’anno 1999, a 437.000 ton. nell’anno 2005, aumentando altresì la raccolta differenziata in quegli anni da 78.000 ton. a 175.000 ton.
La realizzazione del sistema impiantistico, come previsto dal nuovo piano provinciale, consentirà di utilizzare le discariche come impianti puramente residuali, puntando soprattutto al recupero e al riutilizzo dei materiali e a forme di gestione delle frazioni non recuperabili che privilegino il recupero di energia.
La rivisitazione del sistema impiantistico si è basata sul metodo della più ampia concertazione con i Comuni.
Per quanto riguarda il nuovo termovalorizzatore della Piana è stato individuato il sito di Osmannoro, sulla base di un esame comparato fra i diversi siti presi in considerazione, dei fattori escludenti, penalizzanti e preferenziali, come previsti per tale tipo di impianti dal Piano Regionale.

Il nuovo Termovalorizzatore, dalle caratteristiche del tutto simili ad un moderno impianto industriale, garantirà il rispetto delle più severe normative europee in materia di emissioni in atmosfera ed offrirà la possibilità di ampie sinergie con l’ area industriale contigua e con il previsto nuovo polo tecnologico delle Ferrovie dello Stato, con la produzione e la cessione di energia elettrica e teleriscaldamento.
La localizzazione del secondo impianto di termoutilizzazione è prevista nel sito di Testi in Comune di Greve in Chianti, ove è attualmente dislocato il gassificatore.

Tuttavia, anche l’altro polo della filiera impiantistica dell’area Chianti, in località Le Sibille, Comune di San Casciano, risulta idoneo alla realizzazione di un termovalorizzatore.
La Provincia, in qualità di Ente di pianificazione ha svolto pertanto una approfondita istruttoria su entrambi i siti: la scelta definitiva è demandata al Piano industriale, che sarà redatto dalla Comunità di Ambito, e sarà effettuata sulla base di valutazioni di economicità di gestione e di tecnologie impiantistiche.
In attesa dei nuovi termovalorizzatori, per i quali il piano indica precisi tempi di progettazione e realizzazione, gli impianti di discarica rimangono necessari per evitare situazioni di emergenza ambientale nel periodo transitorio: sono stati così previsti gli ampliamenti delle tre discariche esistenti, ovvero Case Passerini, Vigiano a Borgo San Lorenzo e Il Pago a Firenzuola.
Con l’individuazione di un nuovo sito in Comune di Scandicci, viene anche completata la filiera degli impianti di compostaggio, che consentiranno la produzione di compost di qualità dalla raccolta differenziata della frazione organica.


In tal modo sarà conseguita la progressiva autosufficienza dell’ATO 6, che eviterà sovrattasse a carico dei cittadini e qualsiasi tipo di difficoltà di gestione.
Il presente Piano è accompagnato da una grande sforzo economico da parte della Provincia di Firenze a sostegno dei progetti di miglioramento della raccolta differenziata, proposti dalle Aziende di igiene urbana e dai Comuni. Per quanto riguarda questo aspetto e quello della diminuzione della produzione di rifiuto, l’Amministrazione ritiene necessario anche un consistente impegno di carattere informativo ed educativo nei confronti di tutti i cittadini: bisogna però iniziare dalla scuola e dalle giovani generazioni, educando i bambini alla raccolta differenziata dei rifiuti e a consumi ecocompatibili e, attraverso loro, influire sulle abitudini delle famiglie.

In tal senso è stato predisposto il Progetto di educazione ambientale “Riciclabilandia”, avviato sperimentalmente nelle scuole elementari e materne del Comune di Sesto Fiorentino, ma che dal prossimo anno sarà esteso a tutta la Provincia.
Particolare cura sarà rivolta alla modalità e alla strategia di informazione ambientale relativamente alla sicurezza degli impianti proposti, prevedendo visite guidate ai termovalorizzatori in Italia e in Europa e un convegno di grande rilievo da effettuarsi entro il mese di giugno sulle tecnologie della termoutilizzazione, alla presenza di scienziati e amministratori.
Il Piano vedrà la nascita anche del “Comitato per l’Inchiesta Pubblica”, composto da tecnici e scienziati (Università di Firenze, ARPAT, ASL, ecc.), per rispondere a tutte le domande che i cittadini intendessero rivolgere sugli aspetti che destano in loro curiosità o preoccupazione.

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