"La terra di Lunigiana", poesie di Anna Maria Tacchini: emozioni, paesaggi, luoghi di pace e tradizioni che ritornano alla luce

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2001 12:58

E' davvero strabiliante come la poesia possa fare da scenario a diversi temi; accomunare sentimenti diversi e liberare emozioni silenziose. "La terra di Lunigiana è il libro di poesie scritto dalla maestra Anna Maria Tacchini a Massa dal prof Imo Furfori e dalla signora Agnese Bondielli. L'incontro che si è svolto ieri alle ore 18,00 presso le stanze del Teatro Guglielmi è stato aperto dai bambini della scuola elementare "Lalli" di Marina di Massa. Con molta bravura, accompagnati dalla pianista A.

Gianfranceschi e diretti dalla stessa maestra autrice della raccolta, hanno interpretato la canzone di un antico coro popolare gallese: le parole sono state adattate alle vive emozioni che si provano quando si ripercorrono i sentieri delle valli lunigianesi. "Il ricamo dei salici" è stata la prima poesia letta, con tono pacato, dalla stessa signora Bondielli, che ci ha fatto immaginare paesaggi ricchi di storia, pieni di ricordi, sfumature autobiografiche, un attaccamento viscerale alle tradizione, la genuinità della gente...

autentici luoghi di pace da vivere in senso intimistico.
La poesia della maestra Tacchini, in questo caso manca di punteggiatura, è caratterizzata da testi ermetici ma molto descrittivi. Vuole essere libera, addentrarsi nei ricordi, rievocare l'aspetto più vero di una natura che ci ha fornito pane da mangiare come ribadisce la poesia "Il vecchio castagno". Il prof Furfori ha puntualizzato, nella lettura di alcune poesie, i tanti aspetti di carattere sociale e umanitario perché la poesia è più che mai vicina al mondo.

In contrasto con quel mondo vissuto dalla poetessa ha parlato di un mondo troppo sviluppato dove si stanno perdendo le tradizioni. I bambini ad esempio spesso sono dimenticati dalla realtà; la figura del maestro viene sminuita; si parla molto e si ascolta poco; donare agli altri è ormai difficile farlo. Allora c'erano questi valori, c'era altra gente e c'erano altri pensieri.
L'incontro con l'autore si concluso con la lettura di alcune poesie da parte dei bambini e poi da un tocco di vernacolo offerto dal poeta Mario Nancesi.

Quest'ultimo infatti ha parlato della Massa di una volta, di un San Valentino diverso, della Teresa del Portogallo ... ci ha regalato emozioni di un'autentica poesia che, anche se suscita ilarità, rivela significati profondi e realtà perse recuperate grazie ai ricordi e alla maestria dei veri sentimenti popolari. Grazie alla Sezione Apuo- Lunense di Montignoso di Italia Nostra, ancora una volta abbiamo conosciuto personaggi poco noti ma valevoli.
[R. A.]

In evidenza