TAV: non si hanno più notizie dell'Osservatorio Ambientale Locale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 gennaio 2001 20:32
TAV: non si hanno più notizie dell'Osservatorio Ambientale Locale

A Sesto Fiorentino e a Monte Morello si stanno verificando da settembre le prime gravi emergenze idrogeologiche (prosciugamento dei pozzi a Paterno; rottura delle sorgenti nel parco di Villa Ginori; copiose infiltrazioni nella tomba etrusca della Montagnola; crepe nelle struttura che ospitava l'asilo nido Alice; degrado, fango e disordine idraulico intorno al cantiere di Isola, all'interno del Sito di Importanza Comunitaria di Monte Morello): non ci risulta che l'Osservatorio Ambientale Locale sia stato investito di nessuna di queste emergenze.
"Sono state assegnate all'Osservatorio Ambientale Locale risorse aggiuntive? -domanda l'Associazione di volontariato Idra, aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni- E' fuori dubbio l'aggravio di oneri che deriverebbe dal controllo sulla pesantissima cantierizzazione di Sesto Fiorentino e di Monte Morello.

Il presidente dell'Osservatorio, prof. Giuliano Rodolfi, ha chiarito in una sua lettera del 4 ottobre scorso, indirizzata a Idra e per conoscenza al presidente della Comunità Montana del Mugello, al Sindaco di Sesto Fiorentino e al presidente dell'Osservatorio Ambientale Nazionale, che l'intervento dell'OAL sul versante di Sesto "non può non passare attraverso l'approvazione della Comunità Montana che, penso, dovrà provvedere ad un'opportuna modifica della delibera istitutiva dell'OAL stesso.

Infatti, tale estensione di attività comporterà un incremento di impegno non solo del Comitato Tecnico-Scientifico dell'OAL, ma anche, e soprattutto, della sua struttura di supporto con conseguente aggravio di spesa". Dunque, estendere le competenze all'Osservatorio al Comune di Sesto senza fornire risorse aggiuntive equivarrebbe a mantenere Sesto Fiorentino priva di strumenti qualificati di tutela ambientale, priva cioè di quello che lo stesso assessore Rubellini chiama il "know how" accumulato nell'esperienza del Mugello.

O si vogliono far le nozze coi fichi secchi?
Lasciare senza risorse aggiuntive l'OAL comporterebbe il grave rischio di far abbassare la guardia e la capacità di attenzione anche sui rischi idrogeologici, urbanistici e trasportistici che continueranno ad affliggere il Mugello e l'Alto Mugello fin tanto che quest'assurda opera chiamata pubblica dal nome "Alta Velocità" non verrà sospesa".

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