La formazione di gruppi manageriali qualificati per lo sviluppo della net-economy

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 gennaio 2001 21:51
La formazione di gruppi manageriali qualificati per lo sviluppo della net-economy

Il Laboratorio di Ricerca Educativa LRE/EGO-CreaNET, in convenzione con il PIN scrl in Prato, entrambe strutture della Universita’di Firenze, hanno attuato gia due progetti di Ricerca&Sviluppo per la formazione di gruppi manageriali qualificati per lo sviluppo della Net-Economy. Tali Progetti denominati TASTI (acronimo che significa Telematics Agency for Scientific and Tecnological Information), sono stati realizzati come simulazione di impresa per attuare strategie di ricerca e sviluppo e formazione di laureati ad elevata qualificazione professionale.
I progetti TASTI sono stati finanziati sui fondi strutturali (RETEX) della Regione Toscana Assessorato attivita’ produttive.

Il Primo progetto TASTI 1 (1998/99) si e’ svolto sul tema del Telelavoro. Le tematiche trattate sono stati principalmente quelle della acquisizione di competenze di consulenza professionale su una serie di argomenti quali la flessibilita e il controllo dei risultati del lavoro online nella organizzazione del Knowledge Management (professional e.work), ed in particolere sul sistema di qualità, (legge 626) richieste per adeguare l’ambiente di lavoro alle norme di sicurezza ed igene. Il secondo Progetto TASTI 2 (2000/2001), attualmente in attivita’, svolge la sua funzione di R&S e formazione di un team di laureati provenienti da varie discipline sulle tematiche connesse allo sviluppo del Commercio Elettronico.
"In questa fase del progetto TASTI 2 -spiega il dottor Paolo Manzelli del Laboratorio di Ricerca Educativa dell'Università di Firenze- abbiamo iniziato a dare sviluppo ad un terzo progetto TASTI 3 LOW –FINANCE, al fine di formare un team di laureati di Legge, Economia e Ingegneria, su tematiche concernenti la R&S di professionalita’ che riguardano la assistenza professionale alla PMI in campo legale e finanziario, al fine di attivare strategie di “start up” sviluppatesi in incubatori Universitari (Spin-off o comunque in Enti non for profit) delle attivita’ di Business piu’ proprie della NET-Economy, le quali sono basate su strutture di rete telematica e su adeguate conoscenze dei mercati internazionali.
Tale progettazione di TASTI 3 e’ conseguente alle riflessioni ed analisi effettuate nell’ ambito del progetto TASTI 2 sul tema del e.commerce: ci siamo resi conto infatti che internet rappresenta, pur con gradualita’e difficolta cognitive, la struttura portante di qualsiasi impresa nel prossimo futuro.

Pertanto, dal nostro lavoro di R&S, appare evidente il problema della carenza di personale laureato altamente qualificato, in modo che sia capace di provvedere, in rete telematica interattiva, ad attivita di consulenza legale, contrattuale ed economica nell’ ampio settore della “networked digital economy”, proprio in quanto quest’ ultima acquisisce sempre maggiormente una dimensione che da attivita’ locale si estende a livello internazionale.
La conoscenza innovativa e la formazione di personale intellettuale qualificato che potra’ essere prodotta nell’ambito di TASTI 3 LOW FINANCE, avra’ certamente un valore strategico sia per la Universita’ che per l’impresa Toscana e per le stesse opportunita di lavoro e di carriera dei giovani laureati.

PROBLEMATICHE dello SVILUPPO della NET –ECONOMY Il progetto TASTI 3 LOW Finance prendera’ in considerazione da un lato l’armonizzazione delle normative internazionali e nazionali a riguardo dell’e.commece, nelle quali si verificano varie contraddizioni, essenzialmente conseguenti al fatto che la decentralizzazione della economia in rete determina vari problemi di competenza legale e finanziaria correlati alla tradizionale ubicazione territoriale di competenza del giudizio.

La extraterritorialita’ che caratterizza i network di imprese virtuali (Extended Enterprises), determina problematiche che implicano notevole indeterminazione sia del luogo dove si e’ causato l’eventuale danno ed inoltre risulta ancor piu’ difficile definire l’ubicazione di competenza dove esso si e’ perpetrato. In tali casi il tempo in cui si e’ verificato l’evento, piu’ che lo spazio, diventa la caratteristica saliente del fatto incriminato e cio’ determina problemi di ubicazione del giudizio.

Di conseguenza e’ facile comprendere come dal punto di vista legale e contrattuale, sia necessaria la formazione di figure professionali capaci di attuare una corretta interpretazione della evoluzione del diritto internazionale, sia nel settore consulenziale che del giudizio, nel quadro degli sviluppi della globalizzazione del commercio elettronico.
Inoltre nell’ambito di TASTI 2 abbiamo preso in considerazione come con l'avvento della Net Economy, anche nel nostro paese si siano diffuse le attività di investimento nel Capitale di Rischio.

Il capitale di Rischio si caratterizza sempre piu’ come un insieme di Capitale Finanziario e di Risorse Umane tale che nell’insieme integrato di risorse, sia capace di valorizzare gli investimenti aziendali nelle varie fasi del ciclo di vita della espansione di impresa nella Net-Economy. Il capitale di Rischio infatti trova il suo Business nell’ aiutare l'impresa a dotarsi di programmi economico-finanziari e di sistemi di reporting nell’ambito della NET-Economy, individuando gli obiettivi di successo da perseguire e verificando il grado del loro raggiungimento, contribuendo all'abbandono della gestione improvvisata delle risorse.
La procedura negoziale per ottenere finanziamenti di Capitali di Rischio e’ il “Business Plan” (6), documento necessario per richiedere un intervento di questo tipo di capitale.

La realizzazione ed il monitoraggio della congruenza dei Business Plan richiede una adeguata formazione di consulenza sia nello sviluppo e la gestione strategica e finanziaria in realazione al Capital Gain (valore aggiunto, ristrutturazioe risorse umane e pianificazione fiscale , relazioni internazionali) dei network aziendali, che si normalmente associa come Capitale Umano alla gestione del Capitale Finanziario. Il Capitale di Rischio agisce normalmente come incubatore ovvero accelleratore di strategie di successo nello sviluppo di impresa nella Net-Economy ed in termini anglosassoni viene definito con due principali accezioni:
A) - Venture Capital - Incubatore riferito alla fase iniziale di avviamento di impresa (Start up)
B) - Private Equity - Accelleratore riferito al operazioni di investimento e consulenza attuabili durante il ciclo di espansione di un network di impresa, per la sincronizazione del posizionamento in progetti transnazionali in funzione della concorrenza nel mercato globale.
Normalmente le azioni di Venture Capital vengono corrisposte da parcelle a pagamento prestabilito ( tout court fee) specie quando trattasi incubazione di nuove aziende (seed, ovvero early stage venture capital investment), ovvero da royalties pagate in proporzione stipulata in un protocollo di intesa relativo al calcolo del Capital Gain in uscita, quando cioe’ l’azienda affiancata temporaneamente dal Capitale di rischio, sia in termini monetari che di consulenza e’ ormai in grado svilupparsi con strutture proprie.

Diversamente dal Capital Venture, le azioni di Private Equity non hanno la caratteristica di una attivita’ di servizio, ma assumono la dimensione di una attivita di partnenariato temporaneo ( bridge- co-financing); in tal caso il guadagno (fee for equity) e’ ottenuto normalmente in cambio di compartecipazione alla sottoscrizione di titoli azionari, entro progetti quotazione in borsa del network aziendale. Le attivita’ di incentivazione della Net- Economy attuate dal Capitale di Rischio sono quindi attivita temporanee, che prevedono ben precisi requisiti e procedure e valutazioni del Capital Gain che pertanto si associano ad attivita di Management cognitivo della gestione del rischio nello sviluppo di economie di scala.

Quest’ultime necessitano di elevata professionalita’ per attuare un monittoraggio costante dei Busines Plan e una corretta contabilizzazione del valore aggiunto entro networking congiunti di impresa, visto anche in funzione della sincronizazione del posizionamento in progetti transnazionali in funzione della concorrenza nel mercato globale.
Abbiamo individuato questi aspetti di un mutato quadro di riferimento nell'ottica della creazione del valore della NET-ECONOMY, durante la progettazione del Programma di sviluppo del Commercio Elettronico in Area Mediterranea per le Piccole e medie Imprese, pertanto ci siamo resi sufficientemente conto della carenza di professionalita’ specifiche, che abbiano i requisiti adeguati di un team- management cognitivo capace di definre Business plan specifici per la Network –Economy, nei quali la determinazione del fabbisogno finanziario, sia correlata a procedure di verifica delle possibilita di espansione del mercato di un network transnazionale di impresa.

Tali problematiche economico-finanziarie nella crescita internazionale delle PMI associate durante il ciclo di vita di una Extended Virtual Networked Enterprise, sono assai complesse ed hanno necessita di essere favorite da una appropiata Ricerca & Sviluppo di modelli di finanziamento con capitale di rischio per nerwork di impresa finalizzati alla espansione dei mercati.
Pertanto proprio in seguito a tali considerazioni sulla necesaria emergenza di nuovi profili professionali, riteniamo necessario realizzare uil progetto TASTI – LOW-FINANCE, durante il quale potranno svilupparsi le competenze e le capacità innovative necessarie per superare gli ostacoli attualemte dovuti alla carenza di capacita’ manageriali (Skill Shortage) che ancora si frappongono alla internazionalizzazione delle PMI; allo stesso tempo lo sviluppo delle conoscenze in tali settori saranno utili ai giovani per un loro inserimento produttivo nel mondo del lavoro e degli affari.
Il progetto TASTI LOW-FINANCE verra’ programmato al fine di attuare la necessaria formazione del Capitale Umano capace di fornire una perspicace modernizzazione offerta formativa post-Universitaria, mediante la costituzione di spin off accademici finalizzati ad agevolare efficacemente una azione strategica dedita a favorire nuove prospettive di cooperazione tra l’ambiente del management cognitivo di R&D della Universita’ e lo sviluppo sviluppo di una rinnovata imprenditorialita’ internazionale delle PMI nel mercato globale".

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