Il Parco dell'Appennino non sarà istituito?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2001 14:38
Il Parco dell'Appennino non sarà istituito?

L'assessore regionale all'ambiente, Tommaso Franci, ha inviato al ministro all'ambiente Willer Bordon una lettera in relazione all'iter al Parco nazionale dell'Appennino Tosco- Emiliano. Rispetto a quest'ultimo l'assessore intende esprimere al ministro la sua preoccupazione circa la possibilità che il "parco possa non essere istituito", preoccupazione legata "sia ai ripetuti rinvii della chiusura della fase decisionale, sia ai tempi molto ristretti per l'espressione dell'intesa e l'approvazione del decreto entro la legislatura".

Rispetto a questa situazione l'assessore sottolinea che "le condizioni politiche impongono di procedere subito".
Questo il testo:
"Caro ministro, nel corso dell'ultima riunione del comitato istituzionale svoltasi a Roma lo scorso 9 gennaio è emerso che, per quanto riguarda la parte toscana, il risultato finale del lavoro degli enti locali per integrare la perimetrazione e la zonazione del parco è soddisfacente e consente la sua istituzione.
Il risultato naturalmente è perfettibile dal punto di vista tecnico, ma le condizioni politiche impongono di procedere subito, rimandando i miglioramenti a un momento successivo. Non posso del resto nascondere la preoccupazione, rafforzata dalla tua assenza alla riunione, che il parco possa non essere istituito.
Ciò è dovuto sia ai ripetuti rinvii della chiusura della fase decisionali sia ai tempi molto ristretti per l'espressione dell'intesa e l'approvazione del decreto entro la legislatura. Numerosi amministratori, nei vari enti, hanno passato gli ultimi anni spendendosi a favore del parco.

Ritengo quindi che non possa essere presa in considerazione la possibilità di non istituirlo. Ciò anche nel caso che il comune di Monchio delle Corti, malauguratamente, non dovesse aderirvi, determinando una cesura tra il corpo principale e i comuni di Filattiera e Corniglio.
Devo inoltre rilevare che la previsione del possibile passaggio del personale dei due parchi emiliani deve essere concepita in modo tale da non precludere lo sviluppo occupazionale nel territorio toscano.
Per quanto riguarda infine il mantenimento del posto di lavoro degli operai forestali dell'azienda ex-ASFD delle riserve statali della Garfagnana, auspico un tuo forte impegno in tal senso nell'ambito della trattativa complessiva in corso con il ministro per le politiche agricole e foresta li".

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