Il giudizio del Collegio regionale di controllo della Corte dei Conti sul rendiconto 1999 della Regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 dicembre 2000 14:32
Il giudizio del Collegio regionale di controllo della Corte dei Conti sul rendiconto 1999 della Regione

Il presidente della Corte, Manin Carabba, ne ha tracciato le linee presentando al Consiglio Regionale i due volumi della relazione.
Vediamo quali sono - in estrema sintesi - i giudizi formulati dalla Corte.
Il quadro finanziario generale Relativamente al Patto di stabilita' e' stato centrato e superato l'obiettivo del contenimento della spesa. Rispetto alle entrate esce confermato il trend crescente della capacita' di accertamento. Sulla spesa si registrano elevati livelli di impegno.

Addirittura eccellente la gestione delle risorse proprie della Regione (94%). Soddisfacente la spesa per investimenti. Margini di miglioramento possibili rispetto ai residui passivi. Ridotta la spesa per interessi grazie ad una efficiente gestione del debito. Di rilievo i risultati dei processi di alienazione del patrimonio. Sul fronte della semplificazione soppressi 25 tributi.
Le risorse comunitarie I risultati pongono la Regione Toscana ai primissimi posti nel panorama nazionale, anche si registrano alcune difficolta' ad adeguare a questa tendenza la dinamica dei pagamenti.

Il rapporto evidenzia le capacita' dimostrate sul piano di una programmazione tempestiva e di qualita', con la definizione delle zone interessate dagli obiettivi 2 e 3 (591 milioni di euro), del Piano di sviluppo rurale 2000-2006 (303,8 milioni di euro) e l'attenzione riservata agli aspetti di sostegno al processo di programmazione.
L'azione istituzionale e l'organizzazione interna Con l'attuazione delle riforme Bassanini si e' valorizzato il decentramento e il ruolo delle autonomie.

L'esperienza toscana del modello di concertazione ha rappresentato un vero e proprio "progetto pilota", paradigmatico a livello nazionale. E' stata sottoscritta l'intesa istituzionale di programma tra Governo e Regione Toscana, seguita da quella degli accordi di programma quadro. Si e' riorganizzato l'assetto regionale puntando sulla semplificazione amministrativa, la razionalizzazione dell'apparato normativo con l'abrogazione di 367 leggi e regolamenti, lo sviluppo della rete telematica.

Sono state approvate norme in materia di fondi immobiliari chiusi, finalizzati al sostegno delle politiche di investimento. Si e' proceduto alla stabilizzazione e al controllo della spesa e del funzionamento e delle dinamiche del personale.
Lo sviluppo economico Il 1999 si e' caratterizzato per la riforma delle Aziende di promozione turistica e per l'istituzione dell'ARTEA (Agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura ) e dell'APET (Azienda per la promozione economica della Toscana).

E' stato approvato il nuovo testo unico di regolamentazione degli interventi nel settore, messo a punto il piano di sviluppo economico, concepito come strumento di razionalizzazione e coordinamento degli interventi.
Il territorio e l'ambiente Si registra una notevole accelerazione impressa agli interventi di ripristino e prevenzione conseguenti ad eventi calamitosi, sia sul piano finanziario, sia su quello della regolazione e disciplina dell'uso delle risorse del territorio. Si rileva come le difficolta' attuative della legge sulla difesa del suolo siano legate alla complessita' delle relazioni inter-istituzionali e alla disfunzionalita' delle procedure di erogazione delle risorse.

Risultati migliori sono stati conseguiti nella gestione della legge regionale sulla messa in sicurezza idraulica dei bacini toscani con soluzioni che hanno favorito la cooperazione istituzionale e finanziaria tra Regione ed enti locali. Si registrano i "significativi passi avanti nel processo di riassetto del trasporto pubblico locale in Toscana". In tale settore si ricorda la stipula dell'accordo di programma quadro sulle infrastrutture per il trasporto (con investimenti per complessivi 12.319 miliardi.
La sanita' e il sociale Secondo il giudizio della Corte la gestione delle politiche della salute nel quadriennio 1996-99 ha conseguito positivi risultati.

La Corte ha posto in evidenza i risultati conseguiti dalla Regione sul piano dell'organizzazione del sistema sanitario regionale, e la coerenza degli strumenti normativi e programmatici con le linee-guida della politica sanitaria nazionale (con l'attenzione per gli aspetti di educazione, prevenzione e di sviluppo dei livelli territoriali; la razionalizzazione e il conseguimento di piu' elevati livelli di efficienza della rete ospedaliera, con lo sviluppo dato alle forme di cura alternative e complementari rispetto all'ospedalizzazione; la forte finalizzazione in funzione degli obiettivi del PSR e la capacita' realizzative e progettuali dimostrate sul fronte dell'edilizia sanitaria e ospedaliera; la conclusione del processo di rientro del deficit pregresso della sanita'.

Nel campo dell'assistenza sociale, la Corte registra il consolidamento e la maturazione dei processi di programmazione locale per i quali si prefigurano prospettive di sviluppo sul piano soprattutto delle azioni di sistema come il sostegno alla progettazione, lo sviluppo delle funzioni di monitoraggio e valutazione.
Cultura, istruzione e formazione In questo settore la Corte segnala: la sottoscrizione, a fine 1999, dell'accordo di programma quadro in materia di beni e attivita' culturali, che vede la collaborazione programmatica e finanziaria di governo, Regione Toscana ed enti locali regionali finalizzata alla realizzazione di 59 interventi, per uno stanziamento complessivo di 165 miliardi; la riorganizzazione della normativa e delle procedure di programmazione nel settore delle attivita' e dei beni culturali; l'approvazione di una nuova normativa e dei previsti piani di indirizzo per il diritto allo studio e per il diritto allo studio universitario.
"E' un rapporto che valorizza concretamente il concetto di controllo collaborativo, e che rappresenta un positivo stimolo alla crescita della qualita' di sistema dell'insieme della pubblica amministrazione, favorendo l'affinamento delle tecniche e delle metodologie di controllo e, piu' in generale, alla integrazione e alla modernizzazione dei rapporti tra i soggetti pubblici".

Questo il commento dell'assessore regionale al bilancio, finanze, credito e programmazione, Marco Montemagni, sul rapporto del Collegio regionale di controllo della Corte dei Conti sul rendiconto 1999 della Regione Toscana. L'assessore ha espresso apprezzamento per il lavoro della Corte che a suo parere fornisce numerosi spunti di riflessione e molti elementi utili per il lavoro dell'amministrazione.
"Nell'insieme emerge l'immagine -ha detto il presidente Claudio Martini- di un'amministrazione sana, positiva, attenta.

Per noi e' quasi un regalo natalizio, cosi' come considero tali anche le critiche".
Il presidente ha sottolineato come il rapporto si riferisca all'ultimo anno di lavoro della precedente legislatura e come lui stesso rappresenti l'elemento di continuita' tra i due mandati. "Ci sono -ha aggiunto Martini- aspetti positivi e altri che non raggiungono quel livello di eccellenza a cui tendiamo. E' la conferma dell'esigenza forte che tutti i livelli istituzionali lavorino con spirito di squadra, perch‚ per noi federalismo significa il contrario di antagonismo".
Martini ha infine avanzato una proposta alla Corte dei Conti.

"All'inizio della prossima estate, nel momento in cui -ha concluso il presidente della Regione- cominceremo ad impostare il nuovo bilancio, sarebbe per noi importante poter avere con la Corte un primo confronto sull'andamento dell'esercizio 2000, cosi' da impostare al meglio la manovra per il 2002".

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