Il mercatino dei senegalesi in Piazza S.S. Annunziata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 dicembre 2000 20:03
Il mercatino dei senegalesi in Piazza S.S. Annunziata

Piazza Santissima Annunziata come luogo dove i venditori senegalesi possano ritrovarsi durante le festività natalizie; luogo non solo di vendita ma anche di incontro, di confronto e, perché no, di festa. E’ questa l’iniziativa dell’amministrazione comunale, prevista da sabato 23 dicembre fino al 7 gennaio, decisa durante la giunta di stamani, presentata in Palazzo Vecchio con i rappresentanti dell’Associazione dei senegalesi e definita dal vicesindaco Graziano Cioni “un passo in avanti per svelenire la situazione, per riportarla nella sua giusta dimensione, per dare una chance in più a chi sta nella legalità, che è poi la grande maggioranza dei venditori extracomunitari presenti a Firenze”.

“Una iniziativa importante per la città - ha precisato il vicesindaco – di cui ho già parlato a Confesercenti e Confcommercio, con la raccomandazione che anche loro ci diano il loro contributo.” “Per noi – ha detto ancora Cioni – l’equazione ‘tappetino uguale problema di sicurezza’ non è mai esistita. La vendita abusiva è una forma di illegalità, non un problema di ordine pubblico. Per noi questi giovani sono una ricchezza, sappiamo di averne bisogno e vogliamo dar loro concrete possibilità di integrazione e di lavoro.

Il mercato multietnico che nascerà alle rampe del Piazzale Michelangelo è una di queste risposte. Ma sappiamo bene che il mercato non farà sparire tutti gli abusivi dal centro: assorbirà chi vuole entrare nella legalità, non chi vuol continuare a vendere merce contraffatta, ottenendo altissimi guadagni e alimentando il racket che ci sta dietro. Sappiamo che questo tipo di attività illegale cercherà di sopravvivere, e noi continueremo a contrastarla con fermezza. Detto questo, è chiaro che la proposta di Santissima Annunziata è rivolta alla stragrande maggioranza dei venditori extracomunitari che ha scelto di entrare nella legalità, che per ora ha accettato di andare provvisoriamente sui lungarni e che sarà soggetto del mercato multietnico.

Con loro vogliamo dialogare, con loro stiamo collaborando, a loro vogliamo offrire concrete possibilità”. (mr)

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