Vicchio ricorda i martiri di Campo di Marte

Redazione Nove da Firenze
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02 dicembre 2000 18:20
Vicchio ricorda i martiri di Campo di Marte

"Se dobbiamo combattere contro la pena di morte negli 89 Paesi che ancora la applicano, qui a casa nostra dobbiamo anche combattere contro le nuove forme di pena di morte: gli incidenti sul lavoro, le tossicodipendenze, le altre cause che tolgono la vita ai nostri giovani".
Lo ha detto il presidente della Provincia, Michele Gesualdi, che questa mattina ha partecipato alla manifestazione voluta contro la pena di morte dal Comune di Vicchio.
In un Teatro Giotto gremito soprattutto di ragazzi, presente tutto il Consiglio comunale, Vicchio ha ricordato le sue ultime vittime della pena di morte, i cinque martiri fucilati a Campo di Marte il 22 marzo 1944 per renitenza alla leva.


Oltre a Gesualdi è intervenuto il sindaco Alessandro Bolognesi, ed un'attrice ha letto alcuni brani toccanti dal resoconto lasciato sulla fucilazione dei cinque patrioti di Vicchio dal cappellano militare don Angelo Beccherle.
"La giustizia non ha mai fatto passi in avanti strappando una vita umana" ha detto Gesualdi, citando Cesare Beccaria, ed ha invitato i giovani a riflettere sul caso dei cinque martiri di Vicchio: "chiunque, anche il più convinto fautore della pena di morte, se si immedesimasse in un condannato a morte capirebbe l'assurdità di quanto sostiene".

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