Dieci scuole passano al biodiesel

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2000 15:14
Dieci scuole passano al biodiesel

Le caldaie a gasolio di dieci edifici scolastici di Firenze e del palazzo della Questura saranno convertite in centrali termiche a biodiesel. Le scuole interessate sono i Professionali Cellini/Chinnici/Tornabuoni/Caterina de’ Medici di via Santo Spirito, i Tecnici Commerciali Duca d’Aosta di via della Colonna e Galilei di via di Scandicci, i Licei Classici Galileo di via Martelli e Machiavelli/Capponi di viale Strozzi (inclusa la palestra), l’Istituto d’Arte di Porta Romana, il Tecnico Industriale Meucci di via di Scandicci (incluse le officine), l’Istituto Magistrale Pascoli nelle due sedi di Viale Don Minzoni e via Cocchi, il Professionale Alberghiero Saffi di via del Guarlone.
Il biodiesel è un carburante da essenze vegetali (olio di colza), non tossico, non esplosivo, biodegradabile, la cui combustione non produce polveri, zolfo e aromatici cancerogeni.

Il suo uso consentirà di ridurre le emissioni in atmosfera in particolare nelle zone più centrali e più inquinate di Firenze.
Il passaggio al combustibile verde è uno degli effetti dell’esito della particolare gara di appalto con cui la Provincia ha provveduto all’affidamento per il quinquennio 2000-2005 dei servizi energetici per gli uffici e le scuole di sua competenza, gara di appalto che è stata impostata con la formula del "global service" chiedendo ai concorrenti di gestire tutto quanto riguarda il riscaldamento degli immobili provinciali e spingendoli a predisporre consistenti interventi di riqualificazione degli impianti per ridurre il fabbisogno energetico.
I benefici dell’introduzione del biodiesel e gli altri vantaggi del "global service" sono stati illustrati questa mattina alla stampa dall’assessore provinciale all’economato, Massimo Masi, e dal suo collega all’edilizia, Alberto Di Cintio.
La Provincia ha messo in gara la conduzione e la manutenzione delle centrali termiche e degli impianti interni di tutti gli immobili di sua competenza, compresi la fornitura dei combustibili, la esecuzione di lavori di riqualificazione (sostituzione dei generatori e istallazione di sistemi di telecontrollo), l’adeguamento alle norme di sicurezza, la riqualificazione energetica finalizzata alla riduzione dei consumi e all’utilizzo di fonti rinnovabili.
Per dare un’idea delle dimensioni del servizio si consideri che la Provincia è proprietaria di 58 immobili (7 dei quali nel Circondario empolese) che ospitano scuole, uffici scolastici (il Provveditorato) e centri di formazione e di 3 sedi dei suoi uffici, oltre che delle Ville di Pratolino e di Mondeggi.

Quasi un milione e mezzo di metri cubi da riscaldare, con 121 caldaie ed un consumo annuo di 25 milioni di unità termiche. Ci sono poi le sedi della Questura, dei Carabinieri (in via dei Pilastri) e dei Vigili del Fuoco (in via La Farina) con altre 10 caldaie in funzione. Ulteriori 27 sedi, in buona parte serre e ambienti colonici, hanno bruciatori in funzione per circa 45.000 ore l’anno. E non è finita perché ci sono altre 24 caldaie per un consumo di 3 milioni di unità termiche in sedi in affitto (21 in tutto, sei delle quali nell’Empolese) e sempre in sedi in affitto 8 caldaie per un ulteriore consumo valutato in ore bruciatore, per poco più di 13.000 ore.
Per gestire tutto questo la Provincia aveva stimato un costo in cinque anni di 36,7 miliardi.

Ad appalto concluso il servizio risulta affidato ad una ditta di Milano che ha dato ampie garanzie di capacità, esperienza e solidità, la Dalkia s.r.l., per un importo complessivo di 32,9 miliardi (4,8 miliardi l’anno per conduzione e manutenzione più 4,5 miliardi di lavori). Il risparmio sarà così di 3,8 miliardi.
Fra gli elementi qualificanti dell’appalto, sottolineati oggi da Masi e Di Cintio, quelli che porteranno alla riduzione dei consumi e conseguentemente dell’inquinamento: oltre alla citata trasformazione di centrali a gasolio in centrali a biodiesel, l’esecuzione di lavori consistenti alle caldaie di numerosi immobili (avranno, per esempio, valvole tremostatiche 22 edifici, nuove coibentazioni altri 8), la fornitura di un avanzato software per la gestione centralizzata degli impianti, la realizzazione di progetti per il riscaldamento ad energia solare di due palestre (quelle degli istituti Fermi di Empoli e Ulivi di Borgo San Lorenzo).

Le riparazioni partiranno tutte nel giro di 24 ore dalle segnalazioni di guasto, che saranno raccolte da un apposito call center.
"Gli interventi di riqualificazione degli impianti e degli immobili - ha detto Masi - consentiranno la riduzione della dispersione energetica e il telecontrollo offrirà il modo di garantire un servizio più coerente con il fabbisogno operando risparmi che crediamo significativi".

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