Bilancio dell’estate 2000 e previsioni per il turismo d’autunno livornese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 settembre 2000 22:31
Bilancio dell’estate 2000 e previsioni per il turismo d’autunno livornese

E’ stato un inizio incoraggiante per la stagione turistica nella provincia di Livorno. Lo conferma l’incremento registrato tra gennaio e luglio di quest’anno: un più del 2,49% rispetto allo stesso periodo del 1999. L’osservatorio turistico che di seguito proponiamo è gestito dalla Provincia di Livorno e dalle APT (Agenzie per il Turismo) di Livorno e dell’Arcipelago e si avvale della consulenza del Centro Studi Turistici di Firenze.
Nel mese di Aprile si e’ registrato un ottimo inizio di stagione, complice il calendario particolarmente favorevole alle prime vacanze dell’anno.

Il saldo dei primi sei mesi resta sicuramente molto positivo confermando il processo di allungamento della stagione turistica in atto da alcuni anni su tutta la Costa e l’Arcipelago. A Luglio si e’ verificato, invece, un primo cambiamento di “direzione” rispetto al primo semeste: la meteorologia non ha aiutato il turismo. L’andamento del mese per aree omogenee, evidenzia una certa uniformità dei flussi turistici: meglio per l’Arcipelago dove tuttavia le segnalazioni di flessione raggiungono il 28% contro il 65% di stabilità e soltanto il 7% di incrementi.

Le aree della costa riportano segnalazioni di flessione più diffuse, come nella Val di Cecina e nella Val di Cornia, leggermente meglio la zona di Livorno.
L’andamento non positivo di luglio e’ stato in parte recuperato dal mese di Agosto che ha presentato un dato generale orientato alla ripresa. In generale, infatti, le segnalazioni di aumento delle presenze sono pari a quelle relative alla flessione: il totale delle strutture ricettive segnala per il 26,4% aumenti rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e flessioni per il 26,47%.
Il settore che ha dato impulso alla ripresa e’ stato principalmente l’extralberghiero e, in particolare, i campeggi fra i quali e’ stato raccolto il 33,33% di indicazioni di incremento rispetto al 1999; anche il settore alberghiero registra significative segnalazioni di incremento.

Un po’ in ombra il settore agrituristico che, in linea con il dato regionale, ha registrato in agosto un leggero rallentamento rispetto agli ottimi dati della bassa stagione. Per la Provincia di Livorno va ricordato però che, in termini numerici, l’agriturismo offre soltanto 1513 posti letto contro i 91877 posti letto dell’offerta complessiva. Osservando le indicazioni degli Operatori Turistici per singole aree si può notare il buon andamento della Val di Cornia, situazione in linea con l’anno passato per la Val di Cecina, l’Arcipelago registra incrementi limitati, la zona di Livorno fornisce indicazioni orientate verso un miglioramento.
L’Alta stagione del 2000 viene commentata dagli Operatori dei campeggi come una buona stagione.
Gli Operatori degli alberghi si dichiarano complessivamente soddisfatti in quanto la stagione ha dato i risultati programmati, senza eccessi di flussi turistici in aumento; la situazione si presenta comunque differenziata fra la costa e l’arcipelago dove le soddisfazioni sono sicuramente meno evidenti.
“Questi risultati vanno valutati in una visione più ampia – spiega l’assessore provinciale al Turismo Giusi Mazza - Possiamo dire che la stagione estiva che si sta concludendo ha delineato uno scenario di luci ed ombre: il mercato turistico, che e’ in continua evoluzione, non permette l’individuazione immediata di orientamenti generali univoci.

Ma dal momento che la Provincia di Livorno parte da 6,7 milioni di presenze, non e’ pensabile di poter registrare ancora forti aumenti di presenze turistiche, anche l’1% di aumento su questa base e’ un movimento turistico considerevole. Oggi ci muoviamo nella consapevolezza che i problemi che la nostra offerta turistica presenta vanno affrontati e risolti,si tratti di servizi o di infrastrutture, come pure di problemi connessi alla qualificazione delle strutture e della professionalità degli operatori e degli addetti del settore.”

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