Ultime ore di apprensione per la sorte di Rocco Derek Barnabei

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 settembre 2000 23:43
Ultime ore di apprensione per la sorte di Rocco Derek Barnabei

Sul sito della Regione Toscana ha risposto all'appello contro la pena di morte anche Lorenzo Cherubini, meglio conosciuto come Jovanotti, artista poliedrico che oltre a cimentarsi musicalmente non disdegna la pittura e la poesia. Jovanotti e', per ora, l'ultimo di una lista di nomi del mondo dello spettacolo che in questi giorni si e' mobilitato telematicamente per cercare di fermare un'esecuzione atroce. In totale sono circa 40mila le firme raccolte a testimonianza della difesa dei diritti umani che da sempre ha caratterizzato l'impegno della Regione Toscana.
Anche Diego Cremona, presidente del Movimento per la vita di Empoli, ha aderito alla sottoscrizione con altre 207 firme.

Infine l'Urp (Ufficio relazioni con il pubblico della Regione) ha registrato oltre 1.200 chiamate telefoniche a favore della sospensione della pena.
- Il Consiglio Provinciale di Firenze ha approvato quasi all'unanimità una mozione sulla pena di morte (solo il consigliere Alessandro Giorgetti, presentatore di una mozione poi respinta, si è espresso contro il documento, ma non a nome del suo gruppo, An, che invece ha votato a favore) elaborata dalla sesta commissione consiliare. Prima della votazione sono stati accolti gli emendamenti presentati dal gruppo di Forza Italia.
Il dibattito sulla pena di morte ha coinvolto tutte le forze politiche del Consiglio Provinciale che unanimemente si sono espresse contro i principi che sono all'origine delle esecuzioni.

"Per favorire ancora di più la crescita del grande movimento contro la pena capitale - spiega il Presidente della Provincia Michele Gesualdi, che ha aderito alla manifestazione promossa stasera a Firenze in piazza della Signoria - la Provincia intende promuovere un'iniziativa a ottobre aperta a tutti in Palazzo Medici Riccardi". Per 6 giorni infatti, dal 14 al 20 ottobre, Palazzo Medici Riccardi sarà illuminato da un'immagine, ogni sera diversa, di una condanna, alla quale si affiancheranno altre iniziative e contributi di giovani per sottolineare cosa provoca nell'anima l'idea della morte.

Il 21, invece, il Palazzo si aprirà a manifestazioni artistiche, fino a tarda sera, di gruppi giovanili che diranno anche così il loro no alla pena di morte.
Nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio Provinciale Eugenio Scalise e il Presidente della Provincia Gesualdi hanno inviato un messaggio al Governatore della Virginia James Gilmore per scongiurare l'esecuzione di Rocco Derek Barnabei. "Interpretando la volontà del Consiglio Provinciale di Firenze e lo stato d'animo dei cittadini della Provincia - si legge nel messaggio - Le chiediamo di sospendere l'esecuzione della condanna a morte di Rocco Derek Barnabei, al fine di verificare gli aspetti processuali non chiari e consentire al condannato di dimostrare la sua eventuale estraneità ai fatti".
«In concomitanza con la drammatica vicenda di Rocco Barnabei, il Sindaco si faccia promotore di un'iniziativa per convocare a Firenze un vertice mondiale delle città, a partire da quelle gemellate con Firenze, sui diritti degli uomini e le libertà dei popoli».

La proposta è stata avanzata dal Vice Presidente del Consiglio comunale fiorentino Graziano Grazzini. «Non possiamo limitare i gemellaggi a delle semplici cerimonie o scambi commerciali - ha spiegato Grazzini - Firenze, come lo è stata in passato, torni ora ad essere un punto di riferimento della civiltà umana». «Firenze - ha aggiunto il Vice Presidente del Consiglio comunale - è gemellata con due città emblematiche dell’Oriente e dell’Occidente, vale a dire Philadelfia e Nanchino.

Agli Stati Uniti dobbiamo ribadire, insieme a tutti i paesi europei, che la pena di morte è una barbarie. La certezza della pena è civiltà, la pena di morte no». «Con la Cina e Nachino - ha concluso Grazzini - dobbiamo invece riaprire un confronto non solo sulla pena di morte ma anche sulla libertà religiosa».
«La vita di Rocco Barnabei è appesa ad un filo e la per questo motivo la mobilitazione deve farsi sempre più pressante sul governatore della Virginia. Ho aderito alla campagna promossa dalla Regione Toscana e chiedo che tutta la Regione dia un segnale importante come spegnere per dieci minuti ogni tipo di illuminazione per mostrare ancora una volta il proprio no a chi vuol procedere ad un assassinio seppur legalizzato.

Credo e spero che sia ancora possibile salvare la vita a Rocco, sulla cui colpevolezza inoltre esistono pesanti dubbi, ma propongo anche di non abbassare la guardia contro le esecuzioni capitali. Il nostro orrore per questo strumento di ingiustizia deve essere sempre manifestato anche quando il condannato è sicuramente colpevole. La pena di morte deve sparire dall’ordinamento giuridico di qualsiasi paese. Nonostante l’efferatezza di un delitto lo Stato non può arrogarsi il diritto di uccidere: dimostra tutta la propria impotenza e alimenta la violenza».
Il Consiglio Provinciale di Livorno, accogliendo la proposta dell’Onorevole Riccardo Nencini, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, che invita tutte le istituzioni locali della Regione a convocare sedute straordinarie delle proprie assemblee nelle giornate che precedono la data fissata per l’esecuzione di Barnabei, in occasione della seduta consiliare prevista per la giornata di giovedì 14 settembre 2000, voterà l’approvazione dell’appello lanciato dal Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, perché il Governatore dello Stato della Virginia sospendi la sentenza di morte di Rocco Barnabei.
Il Consiglio provinciale, che già nelle settimane scorse si era espresso contro l’esecuzione di Barnabei, dopo aver votato l’appello del Presidente Martini, invierà immediatamente il documento al Governatore dello Stato della Virginia.
“E’ estremamente doveroso- commenta il Presidente del Consiglio Provinciale Nunzio Marotti - che le istituzioni si facciano carico di questo caso di condanna a morte e si impegnino, in generale, a combattere il principio della pena di morte, che costituisce, sempre, indipendentemente dallo stato di innocenza o di colpevolezza dell’accusato, un segno estremo di incivilità”.
Il Consiglio provinciale di Grosseto è stato convocato, in seduta straordinaria, per domani alle ore 16 con il seguente unico punto all'ordine del giorno: "Appello per la revisione della sentenza di condanna a morte di Rocco Derek Barnabei".

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