Il 10 settembre la Fattoria di Javello apre eccezionalmente le porte ai visitatori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 agosto 2000 17:21
Il 10 settembre la Fattoria di Javello apre eccezionalmente le porte ai visitatori

Il primo appuntamento dopo la pausa ferie dell’iniziativa “Itinerari artistici e gastronomici”, promossa dall’Associazione FareArte è alla Fattoria di Javello, nel comune di Montemurlo. Un'occasione straordinaria per poter visitare alcuni interni della villa-fattoria, posta alle pendici del monte di Javello, incastonata in un ambiente naturale di grande bellezza. Nel complesso si potranno visitare, oltre al magnifico giardino, ai due cortili, anche la cappella affrescata con dipinti del Seicento, alcune sale attualmente abitate dai proprietari, i marchesi Maria Josè Borghese e il marito Alberto Savino di Auletta, gli edifici rurali.

Gli ospiti potranno poi fare una breve ma suggestiva passeggiata verso il lago e in altri luoghi panoramici, a contatto con una natura ancora selvaggia e incontaminata. Nel tardo pomeriggio si potranno gustare, come di consueto, alcuni spuntini rustici e specialità del luogo, accompagnate da ottimi olio e vino di produzione locale. Il costo di partecipazione, tutto compreso, è di L. 25.000 (più L. 5.000 di quota associativa annuale per chi non fosse ancora socio di FareArte). Per partecipare è indispensabile la prenotazione ai seguenti numeri: 0339/6865376 - 0574/630328 – 0339/1547280 La collina di Javello, già prima dell'anno 1000, fu organizzata come una residenza fortificata probabilmente iniziata dalla famiglia dei signori di Stagno, forse discendenti da una tribù di Lombardi.

Nel 1325 la proprietà fu ceduta alla famiglia Strozzi. Il 28 novembre dello stesso anno Castruccio Castracani degli Antelminelli, ghibellino e nemico di Firenze, dominatore del territorio di Montemurlo per circa tre anni, ordinò la distruzione della torre fortificata.
Poi la collina di Javello tornò in possesso degli Strozzi fino al 1409. Per il crinale dello Javello passava l'antica "via maremmana", percorsa da viandanti e pastori, utilizzata per portare le greggi a svernare in Maremma.

Da quando, nel XIX secolo, la famiglia Covoni fece di questo luogo una casa per la villeggiatura dove i membri della famiglia con i loro amici vivevano dall'estate fino alla fine dell'autunno, tale tradizione si è mantenuta anche per gli attuali proprietari Maria Josè, figlia di Gian Giacomo Borghese, suo marito Alberto Savino di Auletta e i loro figli.

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