ProgettAzione Sociale in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 giugno 2000 11:23
ProgettAzione Sociale in Toscana

"Occorre consolidare ulteriormente l'integrazione facendo si' che le attivita' vengano coordinate verso obiettivi condivisi e comuni estendendole ad aree territoriali sempre piu' ampie, in un'ottica di superamento della pura dimensione sperimentale". Lo ha detto l'assessore regionale Angelo Passaleva introducendo i lavori del seminario "ProgettAzione Sociale in Toscana", organizzato dalla Scuola di governo della Regione. L'iniziativa, che si e' svolta presso l'Istituto degli Innocenti di Firenze era rivolta a quanti, politici e tecnici, lavorano per la definizione e l'attuazione delle politiche sociali nella nostra regione.
Il vicepresidente Passaleva ha sottolineato poi come le politiche sociali siano il segno della civilta' di un popolo e debbano contribuire a creare le condizioni di benessere complessivo della persona, che e' fatto di salute ma anche di equilibrio psicofisico.

"E' per questo -ha concluso Passaleva- che la giunta regionale ha recentemente approvato la ripartizione del fondo regionale per l'assistenza sociale. Si tratta di oltre 44 miliardi distribuiti alle 34 zone sanitarie e a tutti i 287 comuni della Toscana. Saranno utilizzati per la gestione delle politiche sociali e per realizzare i numerosi progetti di assistenza sul territorio elaborati dalle realta' locali. Questo impegno finanziario va a premiare sia la professionalita' che la capacita' di analisi e di integrazione delle varie strutture che a livello locale si occupano di politiche sociali".
L'Assessore Carla Guidi, a chiusura dei lavori, dopo aver affermato la sua disponibilita' all'ascolto, ha riconosciuto il valore dell'iniziativa e l'utilita' dei momenti di incontro tra gli amministratori.

"E' importante - ha sottolineato l'assessore Guidi - portare all'attenzione degli amministratori regionali istanze e problematiche del settore. In quest'ottica e' significativo l'operato della Scuola di governo nella sua funzione di supporto alla semplificazione e innovazione della P.A., mediante la creazione di "modelli ottimali" di governo estrapolati dalle esigenze provenienti dal basso".
L'iniziativa e' stata l'occasione per presentare le attivita' svolte nell'ambito dei PIR (Programmi di Intervento Regionale) "Integrazione delle Politiche Sociali" ed "Osservatorio Sociale", e per discutere e riflettere sullo stato di attuazione e sulle problematiche relative alle innovazioni introdotte dalla normativa regionale in materia di risposta al disagio sociale (con particolare riferimento alla legge regionale 72/97).

In questo ambito la Scuola di Governo collabora da tempo col Dipartimento "Diritto alla Salute e Politiche di Solidarieta'" per migliorare le capacita' di servizio e di pianificazione potenziando, negli operatori, la visione d'insieme dei problemi, le capacita' progettuali e la gestione delle risorse. Le azioni, rivolte alla sensibilizzazione degli amministratori locali, alla riqualificazione professionale dei tecnici e alla diffusione delle buone pratiche, vengono svolte attorno a tre linee di azioni progettuali: le ricerche sul territorio, per raccogliere le istanze e verificare direttamente le risposte possibili, lo sviluppo di strumenti per l'analisi degli scenari, per diffondere strumenti pratici di analisi e di interpretazione del Sociale, la formazione specialistica, per trasferire sul campo tecniche e strumenti operativi.

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