Anfiteatro delle Cascine: Mau Mau, Ottavo Padiglione e Carmen Consoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2000 11:49
Anfiteatro delle Cascine: Mau Mau, Ottavo Padiglione e Carmen Consoli

Giovedì presentazione del nuovo album Safari Beach 2000 dei Mau Mau. I Mau Mau cercano, fin dall'inizio, di suonare a contatto diretto con la gente, senza dipendere necessariamente dalle tecnologie di amplificazione. La loro musica è infatti soprattutto passione per i suoni acustici, crudi, immediati: suggestioni diverse si mescolano generando un linguaggio nuovo, un paesaggio di incanti che unisce la montagna al mare, e dal mare le opposte sponde del Mediterraneo. I testi raccontano storie di trasmigrazioni, di povertà, di cibo e periferie urbane, di americhe scoperte e "spesso anche perdute".

I Mau Mau approfondiscono la ricerca sull'uso del dialetto, dell'italiano e del piemontese che si incrociano e si inseguono, acquisendo il diritto ad una nuova cittadinanza.
I suoni, gli strumenti popolari, l'uso della voce, dei cori, delle ritmiche sottolineate da mani e piedi, il nuovo pop arabo e africano, le composizioni solo percussive dei blocos brasiliani, tracciano un ponte fra la cultura regionale e popolare del Piemonte e la musica del mondo. Nel l992 i Mau Mau pubblicano per la Vox Pop - Just for fun il loro primo lavoro discografico, un mini album intitolato SOMA LA MACIA (Siamo la macchia), cantato interamente in dialetto piemontese.

Nel novembre dello stesso anno pubblicano il primo album SAUTA RABEL, inciso per la Vox Pop e licenziato alla EMI, con missaggi realizzati al Real World Studio di Bath.
Intorno al gruppo si crea un clima di enorme interesse: i Mau Mau compongono la colonna sonora del film "Nero" di Giancarlo Soldi, ed irrompono al Festival Internazionale del Cinema di Venezia. "Sauta rabel" viene pubblicato in Svizzera e nei Paesi Bassi e nell'estate del 1993 parte un importante tour europeo che vede la band partecipare a molti grandi festival.

Inoltre il gruppo viene invitato all'unico festival organizzato dai palestinesi nei territori occupati, il Palestine International Dance & Music Festival, e al Festival Internazionale di Babilonia, in Iraq. Al rientro i Mau Mau partecipano al Club Tenco, dove "Sauta rabel" viene premiato come migliore opera prima. Nell'aprile del 1994 esce il secondo album BASS PARADIS, pubblicato e distribuito in Italia, Germania, Svizzera, Francia, Olanda, Belgio, Ungheria e Giappone. Al disco, missato ancora una volta negli studi Real World di Peter Gabriel, hanno partecipato più di 24 musicisti.

Il tour tocca più di cento città in Italia e in Europa, con grandissimo successo di pubblico. Si registra la cover di "Omenaje" di Pablo Milanes.
Nel 1995 viene pubblicata la compilation "Materiale Resistente" (C.P.I./Polygram) che contiene la canzone "Resistenza, marzo 1995" composta in Marocco e registrata a Casablanca con musicisti locali. Nell'aprile del 1996 esce VIVA MAMANERA, registrato in parte a Los Angeles con la collaborazione di Eric Serafin, già ingegnere del suono nei dischi di Ben Harper e Spearhead.

Nell'ottobre dello stesso anno, dopo un altro viaggio in Marocco per approfondire la conoscenza delle ritmiche e della cultura araba, i Mau Mau realizzano, per l'inaugurazione del primo Salone della Musica di Torino, il concerto evento R@dio Trance. Insieme a loro, sul grande palco circolare, i marocchini della Confraternita Gnawa Les Maitres du Guembri, l' indiano Inder Mathanu e il gruppo di techno trance Omega Tribe.
All'evento assistono 5.000 persone. Nel marzo 1997 i Mau Mau scuotono le strade del centro di Torino con una spettacolare parata musicale, creano e realizzano una colonna sonora originale per il film inaugurale del Festival Internazionale del Cinema Sportivo di Torino, eseguita dal vivo al Teatro Regio di Torino.

Dopo aver ripreso e concluso il tour italiano, tornano a visitare il pubblico spagnolo che affettuosamente li segue attraverso un minitour che culmina con la partecipazione, da Madrid, alla manifestazione Yes for Europe, trasmessa in Eurovisione. Il 21 giugno, inoltre, partecipano da Budapest alla Festa della Musica come unici rappresentanti dell'Italia. Prendono intanto forma i progetti per il nuovo album: tra la sala prove "Il Mulino" di Torino, lo studio di registrazione Esagono di Rubiera e i quartieri di Salvador de Bahia con i meninos de rua.

Nel novembre 1997 i Mau Mau vengono invitati nell'isola di Las Palmas alle Canarie, al Festival Womad, la più importante manifestazione internazionale dedicata alla world music. Al rientro, tornano in studio e definiscono, con la cooproduzione di Cesare Malfatti dei La Crus, il nuovo lavoro intitolato ELDORADO, che esce il 12 marzo. Il tour estivo che segue fa tappa a Santiago de Compostela, in Galizia, alla Feiras das Mentiras, grande happening organizzato da Manu Chao. Successivamente sono iniziati i preparativi di allestimento del nuovo studio (Il Mulino MAUse House) e la composizione dell'album SAFARI BEACH che esce nel maggio del 2000.
Ottavo Padiglione
Dopo il forfait del 15 giugno scorso a causa della pioggia, venerdì 30 giugno la formazione labronica approda finalmente all’Anfiteatro delle Cascine.

Occasione buona per gustarsi Ondereggae, la recente fatica discografica degli Ottavo Padiglione che tanto successo ha riscosso tra critica e pubblico, dando una svolta allo stile del gruppo. Con Ondereggae gli Ottavo Padiglione hanno stracciato la camicia di forza del rock per indossare i panni colorati del dub. Con tre dischi Bobo Rondelli e la sua band hanno seminato (il panico) ma anche raccolto i frutti di un lavoro atipico fatto di canzoni allegre che sul palco s'incrociano ad istrioniche interpretazioni teatrali.

Rondelli ha una faccia da attore anni '50. Una voce calda e potente che disegna trame melodiche di grande effetto su quei ritmi che dai Caraibi hanno raggiunto anche le nostre coste e che lui, da bravo livornese, ha subito avvistato all'orizzonte. La bussola degli Ottavo Padiglione ha molti punti cardinali e la rotta spesso si perde. Il gruppo ha toccato terre diverse e ogni volta i suoni e ritmi hanno contagiato il repertorio. Nei lunghi viaggi la band ha spesso trovato nuovi amici. Recentemente Dennis Bovell, già bassista di Linton Kwesi Johnson, è salito sulla barca portandosi dietro grandi musicisti che hanno nelle vene un sangue caldo quanto il sole equatoriale.

Lo stesso calore che da sempre infuoca la musica reggae.
Ondereggae è un disco di grandi successi, brani immortali della tradizione italiana come 'Bimbo Sul Leone' (celebre è l'interpretazione di Adriano Celentano), 'Un Anno D'Amore' (scritto da Nino Ferrer e portato al successo, da Mina), 'Una Giornata Al Mare' (Paolo Conte) e 'Notte Di Luna Calante, (Domenico Modugno) affiancati a versioni riviste e corrette di grandi canzoni straniere come 'A Non So Dove' (originariamente di Billy Bragg) e 'Dove Te Ne Vai' (rifacimenti di 'The Guns Of Brixton' tratto da 'London Calling' dei Clash) Successi lontani per tradizione ed atmosfera ma accomunati dall'inconfondibile stile degli Ottavo Padiglione, per l'occasione "vestiti di nuovo", pronti per essere suonati da un juke box in riva al mare.

Una storia lunga e singolare quella del gruppo livornese. Dal loro inizio nel '91, la loro fama è cresciuta di pari passo con il numero delle loro esibizioni. Da un successo prettamente locale, anno dopo anno, gli Ottavo Padiglione sono passati alla notorietà nazionale. Le loro prime uscite, all'insegna della più intrisa cultura toscano-labronica, erano un vero e proprio evento teatrale e musicale. Le canzoni erano il pretesto per una scorribanda di parole, gesti, mimiche, provocazioni e divertimento.

Una caratteristica che li ha fatti sempre essere al di fuori di ogni semplice catalogazione musicale (il gruppo ha maturato una notevole esperienza aprendo concerti di artisti del calibro di Bob Dylan, Nick Cave, Willy DeVille).. Il loro non è semplice rock, non è pura musica leggera italiana, è una sintesi di avanspettacolo ed una fusione sonora di rock e canzone d'autore, di blues e poesia. Il nome è stato preso in prestito dal numero di reparto dell'ospedale di Livorno che accoglieva i malati di mente...

Sabato primo luglio Carmen Consoli e la sua band in un nuovo e indimenticabile viaggio, Stato di necessità Tour 2000.

Dopo l’originale partecipazione al Festival di Sanremo, il meritato successo del brano In bianco e nero e del suo nuovo album Stato di necessità, è finalmente giunto l’appuntamento, più amato da Carmen: l’incontro con il suo pubblico. Sabato primo luglio Carmen Consoli sarà sul palco dell’Anfiteatro delle Cascine, per un nuovo, inebriante, bagno di folla con i fans fiorentini.
L’esibizione live è veramente la dimensione artistica più congeniale alla cantante: il contatto diretto con la gente le permette di ritrovare sé stessa, tutta l’intensità emotiva e l’energia della sua musica.

E le dà libertà di comunicare il profondo rinnovamento di stile e di immagine che nasce dall’esigenza di una continua e personale crescita ed evoluzione.
Lo spettacolo sarà vario, in certi tratti volutamente destabilizzante, dalle sonorità un po’ retrò come Parole di burro e Ultimo bacio, agli episodi rock, sudamericani, unplugged, fino a giungere alle radici più popolari della musica italiana. L’intenzione è quindi di combinare un insolito matrimonio di stili musicali, apparentemente distanti, ma indiscutibilmente legati da un denominatore comune: la cantante e la sua band!!
Sul palco verrà allestita una suggestiva scenografia: una scala troneggerà al centro del palcoscenico mentre un gioco di pedane e torri la cingeranno.

Carmen scenderà le scale con le sue inseparabili chitarre, una Fender Jaguar del ’69 e una Taylor, eseguendo canzoni tratte dai suoi quattro album: Due parole del 1996, Confusa e felice 1997, Mediamente isterica 1998, fino al recente Stato di necessità.
In programma (naturalmente l’ordine è ancora da definire) sono previsti i seguenti brani: Venere – Questa notte una lucciola illumina la mia finestra (testo e arrangiamenti nuovi)- Bésame Giuda - Fino all’ultimo – Bambina impertinente – Parole di burro – In bianco e nero – Novembre ’99 (L’isola del tesoro) – L’ultimo bacio – Geisha – Per niente stanca – Confusa e felice – Ennesima eclisse – Orfeo – L’epilogo – Il sultano della Kianca Non volermi male - Blunotte – Amore di plastica – Autunno dolciastro - Eco di sirene - La stonato – Nell’apparenza – Sentivo l’odore In alcune occasioni interpreterà cover che fanno parte del suo ricco repertorio (Otis Redding, Aretha Franklin e tanti altri).

Momenti di grande atmosfera saranno creati da set acustici, poetici dialoghi di voce, chitarra acustica e archi.

Collegamenti
In evidenza