Andrà in approvazione in consiglio comunale entro il 30 giugno prossimo. Nel mese di luglio è prevista la discussione sulla verifica degli equilibri di bilancio al 30 giugno 2000 e la verifica dello stato di attuazione dei programmi alla stessa data.
Fra i punti salienti del bilancio consuntivo è da segnalare un trend in forte crescita nella capacità di previsione, progettazione e finanziamento degli investimenti. Nel 1999 si sono progettate opere per 446 miliardi.
“E’ una base importante – ha detto l’assessore al bilancio Amos Cecchi – che rende credibile l’impegno del bilancio di mandato 2000-2004 che prevede fra i 2000 e i 2500 miliardi di investimento”.
L’avanzo dell’Amministrazione 1999 è risultato di 35 miliardi e 775 milioni. All’interno di questo dato l’avanzo specifico della gestione di competenza 1999, che è di circa 17 miliardi, risulta nel limite fisiologico, attorno al 1,5%. Emerge così anche un’elevata capacità di previsione sulla parte corrente.
Il consuntivo 1999 segnala un buon stato di salute del bilancio. Vengono rispettati gli obiettivi del patto di stabilità interno che comporterà un ulteriore abbattimento dello 0.5% sui mutui della Cassa Depositi e Prestiti e vengono altresì consolidate tutte le condizioni per mantenere gli alti rating assegnati al Comune di Firenze da AA Standard and Poor’s AA e Moody’s Aa2, sulla cui base è stato possibile definire il programma per l’emissione dei Boc, la realizzazione della convenzione con la Banca Europea Investimenti e anche l’acquisizione di mutui a tassi particolarmente convenienti con le banche, in modo da non dover dipendere in tutto e per tutto da Cassa Depositi e Prestiti come in precedenza.
Le risorse acquisite fuori da Cassa Depositi e Prestiti, essendo fruttifere, hanno fatto maturare nel 1999 3 miliardi di interessi e costituiscono una ulteriore risorsa per il Comune di Firenze.
Fra i dati positivi del consuntivo 1999 c’è infine da ricordare l’aumento della capacità di smaltimento dei residui passivi relativi agli investimenti, il cui tasso è passato, negli ultimi due anni, dal 15,94% al 25,71%.
