Beni culturali e nuova occupazione: il caso della Maremma grossetana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 giugno 2000 00:45
Beni culturali e nuova occupazione: il caso della Maremma grossetana

Questo il tema di un forum, organizzato per sabato prossimo (3 giugno alle ore 9.30), all'Hotel l'Approdo di Castiglione della Pescaia, dalla Associazione Maremmana Libertà e Buongoverno e da Forza Italia.
L'obiettivo della iniziativa, alla quale partecipano il direttore de La Nazione, Umberto Cecchi, i sindaci di Grosseto, Antichi, di Orbetello, Di Vincenzo e di Campagnatico, Pesucci, assieme ad altri amministratori locali, dirigenti del settore e manager nazionali, è quello di fissare le linee portanti per un progetto di valorizzazione dei beni archeologici e culturali, in un territorio che vuol fare di cultura ed ambiente il volano per un nuovo sviluppo "sostenibile".
A fronte di un patrimonio storico-artistico, per molti versi unico e straordinario, che necessita di essere adeguatamente tutelato e valorizzato, anche tramite i necessari impegni delle articolazioni della Stato competenti, si tratta di coinvolgere i privati ed in modo particolare il mondo dell'imprenditoria, in una iniziativa sinergica di grande respiro strategico e di forte spessore economico.

In sostanza si tratta di sposare l'idea che oggi non soltanto si possa, ma si debba fare impresa in un settore, quello dei beni culturali, che rappresenta la più grande ed inesauribile ricchezza nazionale.
Entrando nello specifico locale, la politica, anche sul piano amministrativo decentrato, deve cogliere, nell'incoraggiamento per lo più meramente annunciato dalla legislazione nazionale in materia di beni culturali, l'occasione per costruire concreti percorsi di valorizzazione economica del patrimonio culturale. Castiglione della Pescaia, comune di eccellenza per il turismo, che conserva la "perla dimenticata" di Vetulonia, si offre come sede ideale, per cominciare a tracciare questa strada.

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