Due strade dedicate alle vittime della strage dei Georgofili

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 maggio 2000 22:31
Due strade dedicate alle vittime della strage dei Georgofili

Via famiglia Nencioni e via Dario Capolicchio. Potrebbero essere questi i nomi delle due strade che Firenze vuole dedicare alle vittime della bomba mafiosa del 1993. Lo ha annunciato il sindaco Leonardo Domenici, nel corso del suo intervento alla manifestazione di commemorazione delle vittime della strage.
“Questa sera vogliamo ricordare – ha detto il sindaco - Vogliamo che i nomi di Dario Capolicchio, Angela Fiume Nencioni, Caterina, Fabrizio e Nadia Nencioni rimangano sempre nella nostra memoria.

La città non li vuole e non li deve dimenticare. Non vuole dimenticare la notte del 27 maggio 1993. Ritrovarci qui, in questa Piazza, tutti insieme, significa per noi inviare ai mandanti e agli autori di quell’infame strage un messaggio: la democrazia è più forte di qualunque violenza, la città di Firenze è sempre unita contro gli assassini”.
Dopo aver ricordato le sentenze di condanna degli autori della strage, il primo cittadino di Firenze ha sottolineato che “all’inizio degli anni ’90 la strategia della mafia era di attacco frontale allo Stato e alla democrazia.

Cosa Nostra ha usato la forma più violenta, più barbara per colpire la nuova Italia che cercava di uscire dalla notte della prima Repubblica. Quella strategia è stata sconfitta, grazie al lavoro, spesso silenzioso, di tanti inquirenti e magistrati.
Ma ancora oggi rimangono ancora oscuri i volti di chi ha indirizzato e foraggiato la mano mafiosa. Noi sosteniamo e siamo al fianco della magistratura che sta indagando proprio per scoprire quelle persone, quei settori di istituzioni o del mondo dell’economia che, in vario modo, hanno pensato di usare lo stragismo mafioso in quegli anni.

Noi, tutti noi cittadini di Firenze, abbiamo bisogno di verità e di giustizia affinché la stagione dello stragismo sia completamente parte del nostro passato. Vogliamo che “le persone dal volto coperto” cioè i mandanti esterni della strage, di cui parlano gli investigatori, abbiano un volto, vengano identificati e condannati. Solo così avremo la garanzia che l’epoca dello stragismo è definitivamente superata”.
“Noi chiediamo verità e non vogliamo dimenticare - ha detto Domenici -.

Per questo la città di Firenze deve dedicare una strada alle vittime della bomba di via dei Georgofili, quale simbolo di eterna memoria di quanto è accaduto all’ 1.04 di sette anni fa”.

In evidenza